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Agevolazioni fiscali per investimenti fieristici

Nel Libro Bianco realizzato nel dicembre 2002 da AEFI il sistema fieristico italiano, per poter sviluppare la propria potenzialità e competere con il sistema tedesco, chiedeva alle Autorità Politiche:
– incentivi fiscali per chi dismette e investe nel settore fieristico
– un migliore e più cospicuo supporto all’internazionalizzazione
– l’approntamento di infrastrutture nel sistema dei trasporti laddove si sviluppino e nascono nuovi quartieri e laddove i quartieri fieristici siano intasati nella loro viabilità.
Il primo punto si è concretizzato con il cosiddetto Decreto omnibus cioè il Decreto- legge 115 del 30 giugno 2005 convertito con la legge n.168 del 17 agosto. L’Art. 14 – vicies semel aggiunto definitivamente in sede di conversione prevede che, proprietari o gestori centri fieristici, possano escludere dal reddito imponibile ai fini dell’IRES e dal valore aggiunto ai fini dell’IRAP una quota, non superiore al 70% degli utili dichiarati impiegata nell’investimento in beni strumentali, materiali o immateriali effettuata nell’esercizio e negli esercizi successivi.
I fondi stanziati a questo scopo sono stati 5 milioni di euro per l’anno 2006 e 10 milioni di euro per l’anno 2007.
Il significato del provvedimento va al di la della consistenza economica dell’agevolazione: è il definitivo riconoscimento della capacità del settore fieristico di dare impulso a tutto il sistema economico.

Download: legge 17 agosto 2005 n.168 da www.parlamento.it

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