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Ad Ortogiardino si misura il polso del settore dell’ortoflorovivaismo del Nordest

Ortogiardino, Salone della floricoltura, orticoltura vivaismo in corso alla Fiera di Pordenone fino a domenica 9 marzo, vetrina privilegiata del settore della floricoltura e del vivaismo a Nordest, diventa un’occasione per verificare quali sono le tendenze e gli umori del comparto. “Se le fiere sono il termometro dell’andamento economico di un settore, posso affermare che in quello dell’ortoflorovivaismo non si può parlare di crisi – esordisce così Alvaro Cardin – presidente di Pordenone Fiere commentando il successo dei primi giorni di apertura di Ortogiardino giunto al giro di boa- il numero dei visitatori è in linea con quello delle ultime edizioni, in aumento gli esteri che a metà manifestazione hanno già superato le 3.500 presenze mentre ci aspettiamo veramente un boom nel weekend grazie anche al tempo decisamente primaverile previsto”. Tradizionalmente Ortogiardino è meta per lo shopping verde di visitatori provenienti da tutto il Friuli Venezia Giulia e Veneto Orientale con un crescente numero di arrivi da Slovenia a Croazia spesso in gruppi organizzati. E’ comune vedere in questi giorni i visitatori uscire dalla fiera con piante più o meno voluminose e borse piene di sementi bulbi: la propensione all’acquisto per rinnovare giardini è un segnale in controtendenza rispetto alla crisi economica che il nostro paese sta attraversando. “La gente cerca di creare attorno a se un ambiente confortevole e di benessere psicofisico – continua Cardin – abbellendo la propria casa con fiori,  piante, arredi e decori: anche questo è un modo per superare il momento difficile che stiamo attraversando. E’ un Ortogiardino anticrisi!”. Il giardino come fonte di benessere: ad Ortogiardino possiamo trovare anche una motivazione scientifica al piacere che tutti noi proviamo quando ci avviciniamo da una albero o camminiamo nel verde. Sì il giardino può essere anche terapeutico grazie all’energia che deriva dagli alberi e nuovi studi sull’elettromagnetismo vegetale possono aiutare a realizzare giardini terapeutici dove recuperare salute ed eliminare lo stress. Nell’incontro in programma sabato 8 marzo alle ore 15 al pad. 5, Marco Nieri, Ecodesigner spiegherà come identificare e sfruttare al meglio le emissioni elettromagnetiche delle piante attraverso una innovativa tecnica chiamata Bioenergetic Landscape. Diversi giardini bioenergetici sono stati realizzati sia in Italia che all’estero in ambito pubblico, privato e in campo sanitario, apportando una effettiva innovazione nel nostro rapporto con la Natura. Un esempio di questa tecnica è visibile in fiera nel giardino intitolato “Un albero e la sua ombra: l’energia delle piante” progettato dal Gruppo Linea D’Ombra, arch. Ivana Boccalon al padiglione 8. Qui l’energia della natura e la vitalità dell’albero capace di donare benessere è rappresentata da una macchia di foglie sul manto erboso: quasi un’ombra proiettata  da cui possono scaturire effetti benefici a livello psicologico, sensoriale o emozionale di cui l’uomo può godere comodamente seduto su una panchina. Anche la coltivazione dell’orto diventa un’occasione per ritrovare salute e forma fisica grazie alle regole dell’Hortus Sanitatis nel quale le protagoniste sono le piante piante officinali. Nel convegno Hortus Conclusus-Hortus Sanitatis (domenica 9 marzo ore 15 pad. 5) esperti presenteranno i loro benefici per il corpo e per la mente, gli oli essenziali che si possono ricavare dalle piante aromatiche e gli effetti curativi ed energetici delle piante medicinali. Il giardino “Hortus Conclusus” progettato dal Gruppo Rosae arch. Isabella Janes, arch. Lucia Vedovi presenta proprio al pad. 8 una realizzazione di giardino nel quale le piante aromatiche e gli olii essenziali da esse ricavati riportano piacevoli sensazioni olfattive.

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