
A FIERAGRICOLA L’IRAN GUARDA AI MAXI-IMPIANTI DI BIOGAS LA ZOOTECNIA PUNTA A CRESCERE ANCHE SU PRODUZIONI E QUALITA’
Verona, 1 febbraio 2018. Il biogas e la genomica in zootecnia seducono l’Iran. La delegazione
iraniana a Fieragricola (a Verona fino a sabato 3), infatti, è alla ricerca di tecnologie, know-how e
impianti per la produzione di biogas, con l’obiettivo di tutelare l’ambiente e fornire una maggiore
redditività alle realtà agricole. Allo stesso tempo, l’attenzione dei delegati dell’Iran sulle innovazioni
legate alla genetica, in grado di migliorare la produzione e la qualità del latte.
Due, in particolare, le regioni interessate alle rinnovabili, Isfahan e Shiraz, ad alta vocazione
zootecnica. «Grazie a lungimiranti politiche dello Stato sono molte le imprese interessare ad
affiancare alla produzione zootecnica da latte e da carne, anche il biogas», spiega Shafioddin
Zoufaghari, presidente della Isfahan Agriculture and Animal Farmers Union, l’associazione degli
allevatori della regione Isfahan, che rappresenta 30 cooperative, alle quali aderiscono 65.000
allevatori, per una produzione giornaliera di 3.300 tonnellate di latte.
La missione è quella di operare come gruppo di acquisto per gli associati e fare formazione per
incentivare la diffusione delle fonti rinnovabili agricole.
«Siamo qui per pianificare la realizzazione di quattro grandi impianti da biogas per smaltire le
deiezioni di 40.000 capi complessivamente – comunica Hassan Fattahi Dolatabadi, presidente della
cooperativa Vahdat, che trasforma 1.600 tonnellate di latte al giorno, raccolte da 55.000 vacche -.
Inoltre, vogliamo destinare il compost ottenuto per la produzione di ortofrutta in serra».
Progetti sulla genetica bovina nella regione dello Shiraz. Lo dice Ebrahim Kolaei, presidente della
Union of Fars Animal Producers Cooperatives, una realtà con 28 filiali sul territorio, una produzione
giornaliera di 2.000 tonnellate di latte e 78.000 di carne bovina all’anno. «Oltre a sviluppare linee di
miglioramento genetico sulla razza Holstein – spiega Ebrahim Kolaei – pensiamo di potenziare anche
la razza Simmenthal, che è a duplice attitudine e consente agli allevatori di avere maggiore redditività
dalla vendita di latte e carne».