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50 MILA APPASSIONATI PER MERCANTEINFIERA, PATRIA DEL COLLEZIONISMO

(Parma, 9 ottobre) C’erano le perle millenarie di vetro veneziane ritrovate in Ghana o nel Mali che raccontano la storia dell’umanità degli ultimi 2000 anni. Ma non eravamo ad un museo antropologico. Poi c’era la Ferrari 750 Monza e la 250 Le Mans di Sergio Scagletti, valore 17 milioni di euro. Ma non eravamo al museo dell’automobile. 

 

Eravamo invece a Mercantenfiera l’appuntamento internazionale di antiquariato, modernariato, collezionismo e vintage di Fiere di Parma che si è chiuso domenica 7 ottobre e che ha riconfermato, con 50 mila appassionati e ben 5000 buyer, il successo di un format unico al mondo: antiquariato, modernariato, collezionismo e vintage da un lato mentre dall’altro, attraverso le sue mostre collaterali, uno squarcio di costume sull’Italia. 

 

In questa 37° edizione:  “La via delle perle di vetro da Venezia a Timbuctu XV- XX sec” dove la storia della Serenissima incrocia quella del collezionista-imprenditore Augusto Panini e “Da lamiera a design: la maieutica di Sergio Scaglietti” curata da Oscar Scaglietti  e Davide Toni e dedicata al famoso designer modenese.

 

 

Sono stati però i dettagli a raccontare la magia dell’effimero che ha stregato il pubblico dei visitatori come un De Nittis raffigurante una giovane Italia che nel fondo della veste riporta il segno carbonaro della bandiera (valore 40 mila euro), un raro mobile Napoleone III in tartaruga ebano e bronzo dorato del 1870 (valore 120 mila euro), fino ad un idolo sumero ad occhioni dallo sguardo indagatore risalente al IV millennio a.C proveniente dal tempio di Tell-Brak. E poi il design di Gio Ponti, Joe Colombo solo per citarne alcuni.

 

 

Nel complesso oggetti iconci di design e opere che attraversano sei millenni di storia, che nel pad 6, hanno però lasciato spazio ad una forma d’arte magari priva del tratto dell’eternità ma certamente non meno significativa per il guardaroba di qualunque donna: il collezionismo vintage. 

 

Così le scarpe “Marlene” in piuma di Jimmy Choo rese celebri da Carrie Bradshow in Sex and the City si sono alternate al collier di Larry Vrba celebre firma delle sfilate di Victoria’s Secret, passando dalle mini-bag di Morris Moskowiz, ai coloratissimi abiti da sera firmati Versace fino a rari bauli LV ideati da Ernest Hemingway niente di meno. 

 

 

“Il consenso della community dei visitatori  – afferma Ilaria Dazzi Brand Manager di Mercanteinfiera – conferma sempre di più il nostro appuntamento come patria del collezionismo. Un luogo dove trovare nuove suggestioni e che conquista sempre di più buyer da tutto il mondo. E il  nostro sforzo andrà proprio in questa direzione, intensificando cioè l’attività di incoming, ad esempio su paesi come Russia e USA. Anche Mercanteinauto, la rassegna di auto d’antan continua ad spandersi e il consolidarsi della collaborazione con il Museo Ferrari di Maranello e Piaggio ci consentirà di proporre iniziative sempre di maggiore appeal per il nostro pubblico”.

 

Collaborazioni nuove ma anche partner storici come il Vespa Club di Parma, il Registro Storico Vespa che, a Mercanteinauto, hanno portato un’utilitaria d’eccezione, la Vespa 400 con modelli provenienti da Italia, Francia Svizzera e Austria. Un narrazione estetica cui si sono aggiunti 500 modelli di auto d’antan e la celebre Fiat 1100/103 di Edna Hill della Old Cars Collection di Claudio Baroni. 

 

 

E mentre Mercanteinfiera continua a raccogliere consenso anche su FB con 92.435 fan (+7.238 rispetto a ottobre 2017) superando Tefaf, Brafa e Masterpiece, gli organizzatori stanno già pensando alla prossima edizione che si svolgerà dal 2 al 10 marzo 2019. 

 

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