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39ª EDIZIONE DI VITÓRIA STONE FAIR/MARMOMACC LATIN AMERICA

Con oltre 25mila operatori specializzati arrivati da 58 nazioni e 420 espositori dei quali il 30% esteri, Vitória Stone Fair/Marmomacc Latina America si conferma la più importante manifestazione dedicata alla filiera del marmo e dei graniti per tutta l’area del Centro e Sudamerica.
Organizzata da Milanez & Milaneze, controllata al 60% da Veronafiere attraverso la società Veronafiere do Brasil, la rassegna ha chiuso ieri a Vitória, capitale dello Stato brasiliano dell’Espírito Santo, la sua 39ª edizione che ha visto la partecipazione di 30 aziende italiane, oltre a delegazioni provenienti da Turchia, India, Portogallo, Francia, Olanda, Polonia, Cina, Egitto, Oman e Singapore. 
Dopo il taglio del nastro da parte del ministro brasiliano delle Miniere e dell’Energia, Eduardo Braga, per quattro giorni, nel quartiere fieristico Carapina si sono dati appuntamento importatori ed esportatori di prodotti lapidei, contractor, architetti, designer, produttori di tecnologie di taglio e lavorazione e di macchinari da cava ed estrazione.
Un settore strategico per il Paese verdeoro, quarto produttore mondiale di pietre ornamentali con un export che nel 2014 ha raggiunto i 2,5 milioni di tonnellate, per un valore di oltre 1 miliardo di euro (fonte Abirochas).
«Lo Stato di Espírito Santo – spiega da Vitória Guidalberto Di Canossa, vicepresidente di Veronafiere – concentra il 73% dell’industria brasiliana della pietra e rappresenta quindi un polo fondamentale per l’internazionalizzazione della Fiera di Verona e del brand di Marmomacc. Il nostro presidio in Brasile, che conta anche le fiere di Cachoeiro Stone Fair e Mec Show, è stato rafforzato a novembre dal debutto di Expo Construções, manifestazione sul comparto building».
Sono in tutto 30 le aziende italiane che hanno preso parte a questa edizione Vitória Stone Fair/Marmomacc Latina America, con l’obiettivo di incrementare i propri contatti in chiave business, nel quadro di una delle economie emergenti più promettenti.
Il Brasile, infatti, è il terzo maggior importatore mondiale di macchinari e tecnologie per la lavorazione del marmo, con un controvalore di 1,4 miliardi di euro nel 2013 di cui il Made in Italy detiene una quota dominante pari al 63 per cento. In cima alla lista della spesa delle aziende lapidee brasiliane stanno le macchine da taglio con fili diamantati: sono quasi 260 quelle nuove installate nel Paese da settembre 2014 (fonte Sindirochas).

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