
FILIERA LAPIDEA ITALIANA: NEL 1° SEMESTRE 2025 L’EXPORT DI MATERIALI SI MANTIENE SUI LIVELLI RECORD DELL’ANNO PRECEDENTE, MENTRE CONTINUA LA FLESSIONE DELLE TECNOLOGIE
16 settembre 2015. I dati ufficiali elaborati dal Centro Studi di CONFINDUSTRIA MARMOMACCHINErelativamente al 1° semestre 2025 evidenziano una lieve flessione del fatturato estero della filiera lapidea italiana. Nei primi sei mesi dell’anno l’export aggregato di materiali e tecnologie complementari ha infatti fatto segnare un -5,5% rispetto allo stesso periodo del 2024, attestandosi a 1.465,4 mln di euro. Nel dettaglio, i dati semestrali rilevano una sostanziale tenuta (-2,4%) per le vendite all’estero di pietre naturali – che si mantengono sui livelli record del 2024, facendo segnare il nuovo massimo storico del valore medio per tonnellata -, e un sensibile calo delle esportazioni di macchine e attrezzature d’estrazione e lavorazione (-12,3%).
“3.200 Aziende e 34.000 addetti, un fatturato nel 2024 di 4,5 miliardi di euro, una forte propensione all’export – 3,1 miliardi, pari al 70,8% della produzione – e un saldo commerciale annuo attivo di oltre 2,7 miliardi. Questi i numeri della filiera tecno-marmifera italiana, che si conferma come uno tra i settori propulsivi e d’eccellenza del manifatturiero Made in Italy”. A sottolinearlo è Flavio Marabelli, presidente onorario di CONFINDUSTRIA MARMOMACCHINE, chiamato questa mattina a illustrare l’andamento del comparto in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2025 di MARMO+MAC, fiera di riferimento a livello internazionale per l’industria lapidea in programma a Veronafiere dal 23 al 26 settembre.
Passando all’analisi della composizione delle nostre esportazioni, i dati relativi alla prima metà del 2025 hanno confermato il piccolo “rimbalzo” negativo delle vendite di pietre naturali già emerso nella rilevazione trimestrale e in parte atteso dopo i livelli record raggiunti lo scorso anno. Nel periodo gennaio-giugno l’export di marmi, travertini, graniti e pietre naturali in genere – comprendendo sia i grezzi che i lavorati – è infatti diminuito in valore del 2,4% su base annua, attestandosi a 1.041,2 mln di euro. Ricordiamo che nel 2024 il fatturato estero dell’industria lapidea italiana aveva fatto registrare una crescita del 5,8% rispetto all’anno precedente, toccando il massimo storico di 2.178,5 mln. Tra le note positive del primo semestre 2025, si segnala che il prezzo medio dei materiali italiani venduti all’estero si è mantenuto sopra la soglia record dei 1.000 euro/tonn. (a 1.010,2 euro/tonn. per la precisione), raggiungendo i 1.617,1 euro/tonn. per i lavorati (anche qui nuovo massimo storico).