
A KEY 2025, CON CITY GREEN LIGHT (fair) SEX & THE (smart) CITY. PROGETTAZIONE URBANISTICA E TECNOLOGIA PER CITTÀ A MISURA DI DONNA
City Green Light in prima linea per promuovere smart cities inclusive
Vienna, Barcellona e Stoccolma, insieme a Genova e Treviso. La tecnologia per superare il gender gap
Illuminazione e smart parking strumenti di emancipazione, per città da vivere in tutta sicurezza
Rimini, 05 Marzo 2025 – Che faccia hanno le città sicure? E in che modo la progettazione urbanistica di giardini, vie, piazze impatta sulla percezione della sicurezza? Quali tecnologie e soluzioni possono rendere le smart city luoghi di inclusione, consentendo alle donne di attraversarle e viverle in libertà? Queste sono alcune delle domande alle quali City Green Light Groupha cercato di dare una risposta, invitando a discuterne Sonia Zanotti, Corporate Affairs Smart Parking Systems, Giorgio Visentin, Ufficio Mobility Manager Comune di Treviso e Bruno Pezzuto, Responsabile Sistemi Telematici per la Mobilità e la Sicurezza Comune di Verona, insieme ad alcuni degli studenti più brillanti dell’International Marketing Lab, dell’Università dell’Insubria, moderati da Mariagrazia Pedone, Corporate Affairs Manager di City Green Light. L’occasione per fare un bilancio della situazione è stato il workshop Soluzioni di smart parking per una mobilità sostenibile, accessibile e sicura, organizzato dal Gruppo, primo operatore di illuminazione pubblica e tra i principali player italiani che operano nel settore dello sviluppo di servizi integrati per la sostenibilità urbana, durante la prima giornata di KEY 2025.
Punto di partenza, il dato fornito dall’Istat secondo cui tra il 2022 e il 2023 il numero di cittadini che avverte una sensazione di insicurezza quando esce di sera al buio è in calo rispetto al biennio 2015-2016, ma il fenomeno interessa principalmente la popolazione maschile: il 16,4% delle donne avverte pericolo quando esce da sola di sera, mentre per gli uomini il dato scende al 7,4%. E, pur ricordando che esiste una differenza tra la percezione del pericolo e la reale possibilità di subire comportamenti lesivi, è d’altro canto innegabile che ci siano soluzioni che possono aiutare in modo significativo a rendere più fruibili gli spazi cittadini. Anche la notte.
Progettazione urbanistica e tecnologia per città a misura di donna, la best practice di Genova
Un esempio di come l’incontro tra progettazione architetturale e tecnologia d’avanguardia possano avere un impatto dirompente sulla fruizione degli ambienti pubblici è il progetto Lighting for Genova, che, grazie all’impegno del Comune, e la direzione della Lighting designer Stefania Toro, insieme a 12 progettiste, ha riqualificato 9 piazze del centro storico del capoluogo ligure. Le installazioni, che sono state realizzate da City Green Light, sono state progettate per valorizzare il patrimonio artistico ma anche per aumentare, in modo permanente, la percezione di sicurezza attraverso la luce. Tutto questo nel massimo rispetto dell’ambiente, sia per quanto riguarda l’efficienza energetica e sia per quanto concerne l’inquinamento luminoso, aspetti questi che rappresentano ambiti di eccellenza del Gruppo. Non a caso il progetto ha vinto il prestigioso LUCI Cities & Lighting Awards Winner, perché in grado di “sostenere l’interazione sociale e il senso di appartenenza e ricollegare gli spazi alla loro comunità”.
Smart mobility ed emancipazione femminile. La tecnologia per ridurre il gender gap
Non solo l’illuminazione ma anche la mobilità può diventare volano di emancipazione femminile. A sottolinearlo gli studenti dell’Università dell’Insubria che all’evento hanno portato il risultato di una desk research con una selezione delle case history più rilevanti a livello mondiale. Evidenziando come la mobilità, a tutte le latitudini, sia un campo dove la disomogeneità by gender emerge con forza, ma anche come grazie a una progettazione attenta la situazione possa migliorare significativamente.
Stoccolma ha implementato sistemi di trasporto pubblico che, grazie ai dati raccolti e alle analisi condotte tramite intelligenza artificiale per identificare disuguaglianze nei flussi di mobilità, tengono conto delle esigenze di genere, come percorsi e orari basati sulle abitudini di spostamento di donne e uomini.
A Vienna progetti come Gender Mainstreaming in Urban Planning hanno ridisegnato percorsi pedonali, stazioni di trasporto e spazi pubblici migliorando sicurezza e accessibilità grazie ai feedback raccolti dagli utenti tramite app sviluppate proprio per includere una prospettiva di genere. Grazie allo sviluppo di applicazioni di mappatura per evidenziare aree sicure e percorsi alternativi, a Barcellona è cresciuto il numero di donne che usa i mezzi pubblici e al contempo le segnalazioni di molestie sono calate.
Per quanto riguarda l’Italia, la città di Treviso rappresenta una delle case history più rilevanti quando si parla di mobilità smart. Grazie alla collaborazione tra il Comune e Smart Parking Systems, parte del Gruppo City Green Light, ha sviluppato un sistema di parcheggio intelligente che permette l’ottimizzazione nell’uso dello spazio pubblico. Se da un punto di vista economico e di inquinamento ambientale i risultati sono noti e rilevanti, nonché premiati in più contesti, la possibilità di sapere in tempo reale dove poter parcheggiare rappresenta uno strumento per migliorare la sicurezza di tutti, donne incluse, che in tempo reale possono avere una mappatura di tutti i parcheggi liberi nelle vicinanze della propria destinazione. Un aspetto che aumenta la percezione di sicurezza soprattutto nelle ore notturne quando, riprendendo i dati ISTAT, quasi il 20% delle italiane rinunciano ad uscire per paura.