
Mannocchi cerca fondi per portare Roma in alto
Il 2012 dovrebbe portare il nuovo quartiere espositivo romano al suo primo pareggio di gestione – ovviamente prima del pagamento dell’affitto di 12,2 milioni che Fiera di Roma Srl trasferisce sui conti di Investimenti Spa, la holding che la controlla al 100% -, con un fatturato consolidato di circa 35 milioni. Questo soprattutto grazie al ritorno nel calendario delle manifestazioni biennali, assenza molto sofferta dal 2011, e ad alcune new entry.
Il management del polo romano è determinato poi a portare avanti la politica di diversificazione che lo scorso anno ha aperto i padiglioni sulla via Portuense per uno spettacolo come “Ben Hur live” e la mostra “Day of dinosaurus” e ad avviare nuovi business: Fiera di Roma Srl si è già aggiudicata le gare, rispettivamente, per la gestione e per gli allestimenti di due manifestazioni “esterne”, la Fiera internazionale di Grottaferrata e Yacht Med Festival di Gaeta. Tramite la partecipata Trascom (di cui controlla il 51%), inoltre, la società si prepara a lanciarsi nel mercato degli allestimenti che le consentirà un maggior controllo sui costi e la qualità degli impianti a servizio del quartiere vero e proprio, e poi, varcandone i confini, di confrontarsi con i privati nel tentativo di conquistare un nuovo settore della filiera.
«Il Cda, il 23 dicembre, ha dato il via libera definitivo all’accordo con Eur congressi (100% Eur Spa) che dovrebbe portare presto alla nascita di Roma congressi, mettendo in rete la nostra fiera con il Palazzo dei congressi e la Nuvola di Fuksas», dice Mauro Mannocchi, presidente di Fiera di Roma Srl, per completare il quadro del nuovo anno.
«Le stime sul fatturato sono prudenziali, in verità – continua Mannocchi – a meno che la situazione economica peggiori, quest’anno potremmo registrare anche un piccolo utile». Il 2011, intanto, registra un fatturato di 28,5 milioni, inferiore ai 33,6 del 2010, ma in linea con i 28,4 del 2009 con cui condivide l’assenza degli appuntamenti biennali.
In calo visitatori e mq occupati: 700mila gli ingressi contro i 950.440 del 2010, l’anno in corso dovrebbe segnarne 850mila. Sono stati 280mila i mq occupati, erano stati 450.703 l’anno scorso, se ne prevedono 350mila per il 2012. Pesano, spiegano dalla società, la cautela degli organizzatori delle varie manifestazioni dovuta alla crisi e il fatto che il 2010 aveva nel programma ben tre congressi internazionali. I numeri del 2012 dovrebbero beneficiare del ritorno delle biennali come Photoshow (30 marzo – 2 aprile), Cosmofarma (4 – 6 maggio) e Pabogel (27-30 ottobre ) e dei nuovi Frame Art Expo, dedicato al mondo delle cornici (30 marzo – 1 aprile), Bici Roma Expo, salone realizzato all’interno di Moto Days (8 -11 marzo) e Sabò Roma, una vetrina per i complementi d’arredo e gli accessori per la casa (22-24 settembre).
New entry anche sul versante congressuale che si prepara a registrare le 10mila presenze attese per Figo, congresso mondiale di ginecologia (7- 12 ottobre) e il ritorno, a maggio, del ministero della Giustizia con il concorso per la magistratura. «Dal 2005 ad oggi il polo romano è cresciuto, nonostante la crisi degli ultimi anni: il fatturato è passato dagli 11 milioni del 2005 ai 35 attesi per il 2012. Ora è il momento di lavorare per posizionarlo tra le grandi fiere nazionali e internazionali. Ma per farlo servono risorse: i soci (Camera di Commercio di Roma, Regione Lazio e Comune di Roma, attraverso Investimenti Spa), devono fare una riflessione seria e metter mano al portafogli», incalza Mannocchi che proprio per via della penuria di fondi ha dovuto mettere in stand-by l’acquisizione del 51% della manifestazione Zero Emission, in calendario dal 5 al 7 settembre.
L’auspico di Mannocchi è che quest’anno si possa registrare la conclusione dell’iter per la valorizzazione del vecchio polo sulla Cristoforo Colombo che consentirebbe di ripianare il debito della holding con le banche (178milioni) e finanziare il rilancio del quartiere.
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