Rassegna stampa

Certificazione dati, garanzia per l’estero

L’opportunità e la necessità della certificazione nasce da un’esigenza di trasparenza dell’offerta fieristica, nel contesto del confronto internazionale: Franco Boni, presidente dell’Istituto di certificazione dati statistici fieristici (Isf), non ha dubbi che la certificazione delle fiere costituisca una garanzia per gli operatori esteri.
Nel 2002, con il trasferimento costituzionale della competenza fieristica alle Regioni, il sistema fieristico italiano fondò l’Isf, ritenendo la certificazione strategica ai fini di un corretto posizionamento delle fiere specializzate nel contesto internazionale.
«La certificazione dei dati – aggiunge Boni – consente di entrare, a pieno titolo, nelle statistiche fieristiche elaborate e pubblicate annualmente dall’Union des foires internationales, l’Ufi, e superare un gap che fino a oggi ha penalizzato il sistema italiano. In tale ambito l’Italia deve difendere la sua posizione di quarto polo fieristico nel mondo. E il progetto federativo tra Aefi e Cfi può rafforzare anche il ruolo dell’Istituto di certificazione».
In altri Paesi sono più avanti. Su scala internazionale la certificazione si sta sempre più diffondendo quale strumento di marketing fieristico e corretto elemento di valutazione per l’utenza fieristica. La certificazione si è affermata in Germania ed oggi, secondo i dati Ufi, sono circa 3mila le fiere certificate nel mondo.
Ma al momento solo Fiera Milano specifica nei sui bilanci numero di espositori e visitatori per manifestazione. «Iniziativa lodevole – commenta Boni – e anche dovuta, per una Spa quotata in Borsa. Peraltro non è esaustiva ai fini della certificazione internazionale che richiede l’intervento di un soggetto esterno accreditato alla scopo, qual è l’Isf».
I prossimi passi sulla strada lunga e accidentata per Boni sono rappresentati dall’esigenza di creare una coscienza e una consapevolezza dell’importanza internazionale della certificazione. «E poi – conlude il presidente – bisogna assicurare una procedura di rilevazione più efficace dal punto di vista degli obiettivi, secondo i protocolli internazionali Ufi e Iso (l’International organization for standardization)».
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