Rassegna stampa

Creativi da spiaggia

L’America dell’arte è sempre più latina. Questo giovedì, i festeggiamenti per il decimo compleanno di Art Basel Miami Beach coincidono con i bilanci di fine anno, e con la consueta breve fuga invernale dei collezionisti verso il caldo della costa atlantica: dall’1 al 4 dicembre Art Basel Miami si concede un’edizione autocelebrativa in cui, oltre a presentare il meglio dell’arte del XX e XXI secolo, fa anche il punto sull’impatto che la fiera ha avuto da un punto di vista creativo, culturale e turistico dal 2002 a oggi. Nonostante gli alti e i bassi dell’economia in questo primo decennio di vita, la fiera nata come costola soleggiata di Basilea ha di fatto cambiato la scena artistica non solo della Florida ma di tutto il panorama latinoamericano. Puntando su un collezionismo privato eclatante, fatto di grandi famiglie e di magioni-museo, che ogni anno sempre più numerose si aprono al pubblico nella settimana fieristica, Art Basel Miami Beach si rivolge a una fascia alta del mercato del contemporaneo, incentivando la nascita e la popolarità di fondazioni e di musei privati.
I numeri confortano l’entusiasmo (e l’investimento) riposto in questo evento che è insieme commerciale e mondano: nei prossimi giorni ad Art Basel Miami si attendono quasi 50mila visitatori, ed è arrivato un numero record di richieste – oltre 700 – da parte degli aspiranti espositori. Risultato dopo la selezione: 260 stand, opere di 2.000 artisti e un’esplosione di eventi “off” che animano non più solo il waterfront atlantico, ma anche le lunghe arterie che collegano South Beach a Downtown. Sulla Collins, la nuova collaborazione con il Bass Museum of Art allarga la sezione Art Public con 24 tra installazioni su grande scala e performance di artisti come Rachel Feinstein, Antony Gormley, Sean Kelly, Damien Hirst, Thomas Houseago, Anish Kapoor, Anthony Pearson. La grande parete bianca del New World Center progettato da Frank O. Gehry farà da schermo alle proiezioni di Art Video, con lavori di Hans Op de Beeck, Martha Rosler, Cory Arcangel, Yael Bartana, Pierre Bismuth, Tracey Emin, Cao Guimarães, Christian Jankowski. Per Art Film, va in scena al Colony Theatre la première americana di Gerhard Richter Painting, il documentario che mostra l’artista tedesco all’opera su una serie di grandi quadri astratti. Nell’Art Salon e alle Art Conversations invece si chiacchiera con il messicano Gabriel Orozco, il brasiliano Ernesto Neto, l’argentino Tomas Saraceno.
In contemporanea, anzi precedendola di un giorno, dal 30 novembre al 4 dicembre, apre anche Design Miami, con 28 gallerie in una tensostruttura su misura proprio di fronte ad Art Basel Miami. Qui la grande novità sarà l’intervento site-specific dell’architetto David Adjaye, che ha progettato un padiglione che lui definisce il suo primo «giant architectural furniture», una sorta di enorme oggetto-design che ingloba l’arredo nell’architettura.
Tra le fiere satellite sopravvissute allo sfoltimento degli anni passati, tengono bene quelle che sfruttano il glamour degli hotel di lusso, come la Aqua e la Nada, mentre si confermano Scope e Pulse per la ricerca sui nuovi talenti. I musei della città ospitano mostre di Jenny Saville, Mark Handforth, Erwin Wurm, Faith Ringgold, Enrique Martinez-Celaya; le collezioni Rubell, De La Cruz, Margulies e Cisneros Fontanals aprono le porte sin dalla mattina presto per breakfast e incontri tra le opere d’arte.
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Art Basel Miami Beach, dall’1 al 4 dicembre, Miami Convention Center. www.artbaselmiamibeach.com;
Design Miami, dal 30 novembre al 4 dicembre, Meridian Avenue & 19th Street, Miami. www.designmiami.com

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