
Dalla vetrina della grafica primi segnali di ottimismo
Il fatturato che torna, dopo le flessioni degli anni scorsi, a salire, seppur senza recuperare la cifra raggiunta prima della crisi, ma l’occupazione è ancora in discesa. Questi i due dati che meglio fotografano il comparto dell’industria grafica, e in particolare i settori della produzione di macchinari per la grafica e la cartotecnica insieme a quello dell’industria della stampa, della cartotecnica e della trasformazione.
La fotografia del comparto è stata scattata dall’Acimga, l’associazione che riunisce i costruttori di tali apparecchiature, e da Assografici, in occasione dell’apertura presso la Fiera di Roma del Medprint, in programma da ieri a sabato 26 marzo.
In cifre, il fatturato del 2010 del comparto ha toccato complessivamente, secondo le stime Acimga-Assografici, 17.615 milioni di euro, con una crescita del 3,8% rispetto al 2009, mentre nei due settori della produzione di macchine per la grafica e la cartotecnica e dell’industria della stampa, cartotecnica e trasformazione il fatturato è stato rispettivamente di 1.700 e 15.915 milioni di euro, con un incremento sul 2009 del 13,3% e 2,9% rispettivamente.
Ancora in calo, appunto, gli occupati: le stime parlano di 170.262 addetti totali nel 2010 (-1,8% sul 2009), con 7.000 impiegati nella produzione di macchine per grafica e cartotecnica (invariati rispetto al l’anno precedente) e 163.262 nell’industria della stampa, della cartotecnica e della trasformazione (in calo del l’1,9%). Nel settore delle macchine, nel corso del 2010 sono tornate ad aumentare le esportazioni (+19,7% rispetto al 2009, mentre nel 2009 si era registrata una discesa del 21,8% rispetto all’anno precedente), con un vero e proprio boom (+132,2%) di esportazioni verso la Cina, che ora è diventato il secondo paese di destinazione dopo gli Stati Uniti d’America, sopravanzando la Germania, ora terza.
Nel 2010, inoltre, sono risultate in ripresa anche le importazioni (+9,3% rispetto al 2009), che negli ultimi tre anni avevano mostrato una progressiva flessione.
Per il centro-sud del nostro paese, le stime di Assografici per l’industria della stampa, cartotecnica e trasformazione parlano di un fatturato di 4.400 milioni, pari al 28% del totale, con 52.700 addetti (32% sul totale italiano).
E proprio in specifico al settore delle arti grafiche, del l’editoria e della comunicazione del centro sud d’Italia si rivolge appunto Medprint. La fiera, organizzata da Centrexpo, conta quest’anno 172 espositori, di cui 43 esteri, e un vasto carnet di incontri, convegni e seminari. Come evidenzia Vincenzo Boccia, vicepresidente di Confindustria e presidente della Piccola e media industria, «Medprint è un evento di grande importanza per il settore, che ha davanti a sé nuove sfide determinate, soprattutto in questa parte d’Italia, sia dalle difficoltà congiunturali sai dall’innovazione tecnologica. È significativo per la crescita del settore, che proprio in Medprint – sottolinea ancora Boccia – ci sia la prima uscita pubblica della Federazione della filiera della carta, che segna l’alleanza strategica fra le associazioni di riferimento dei diversi comparti della filiera industriale: Acimga per i costruttori e fornitori di tecnologie, Assografici per gli utenti – le aziende e industrie grafiche e di stampa – e Assocarta per le cartiere e i fornitori di supporti».F.S.
© RIPRODUZIONE RISERVATA