Rassegna stampa

Vernici schiacciate dalle materie prime

Cepe, l’associazione che riunisce in Europa i produttori di pitture, vernici ed inchiostri, lancia un allarme sulla scarsità e sui costi delle materie prime utilizzate nel settore.
Infatti, dai dati congiunturali forniti dalla Camera di commercio di Milano e da Prometeia, l’indice dei prezzi dei prodotti chimici utilizzati per pitture, vernici, inchiostri e resine, ha cominciato a crescere velocemente a partire dal mese di maggio del 2009. In sintesi, l’indice generale dei prodotti chimici utilizzati nella filiera è passato da un valore di 115,2 a maggio di due anni fa (su una base di 100 per la media dell’anno 2002), crescendo mese dopo mese e raggiungendo, a gennaio di quest’anno, un valore di 182,3, con un incremento rispetto a dicembre 2010 del 4,7%, che sale al 39% se andiamo a vedere il dato anno su anno.
Inoltre, come sottolinea il Cepe, “la riduzione della capacità di produzione, e delle scorte, unita a una maggiore domanda per questi materiali (materie prime ed intermedi per l’industria delle vernici e degli inchiostri, ndr) hanno causato inusuali allungamenti dei tempi di fornitura”. L’aumento della domanda, continua ancora il Cepe, per la maggior parte dei casi è causato da “industrie diverse da vernici ed inchiostri e proviene da mercati emergenti fuori Europa”. Un problema non indifferente per il settore italiano che assomma un giro d’affari di circa 3 miliardi di euro.
Come conseguenza, continua l’associazione, le multinazionali e i produttori di materie prime ed intermedi hanno ripetutamente annunciato nuovi aumenti di prezzo per diverse sostanze, come per esempio le resine, il biossido di titanio e i solventi, che spesso hanno raggiunto proporzioni superiori anche al 10 per cento.
Come dichiara Jan van der Meulen, direttore generale del Cepe, “nel 2010 la situazione era già critica, dato che la nostra industria aveva sperimentato il contingentamento di alcune materie prime chiave e aumenti di prezzo, in molti casi a due cifre. Purtroppo – continua van der Meulen – l’inizio del 2011 non mostra alcun segnale di miglioramento, anzi proprio sul fronte delle materie prime e degli imballaggi sono stati annunciati nuovi aumenti di prezzo”.
Considerando inoltre che i costi delle materie prime concorrono a determinare per almeno il 50% il costo finale del prodotto, Cepe sottolinea come sia “evidente che quando gli stessi costi subiscono una escalation significativa senza che si possano prevedere miglioramenti nel breve termine, i produttori non sono in grado di assorbirne il consistente incremento”. Il che comporta, in altre parole, che i rialzi rischiano di toccare direttamente il prezzo del prodotto in scaffale.
E sulla filiera del colore, è iniziata ieri a Piacenza, presso Piacenza Expo, per concludersi domani 20 marzo, il primo appuntamento con “Colore”, fiera dedicata al comparto che si occupa di tinteggiatura, settore che – ricordiamo – conta nel nostro paese all’incirca 50 mila imprese. Presenti in fiera 84 espositori per un centinaio di marchi.
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