Rassegna stampa

A Genova appuntamento con Euroflora

Intenso e coloratissimo, il 2011 di Fiera di Genova è condizionato dal quinquennale happening di Euroflora (21 aprile-1° maggio), evento clou che si fa spazio in calendario (21 manifestazioni, di cui sei sportive), modificandolo rispetto alla classica scansione, con eventi che anticipano o slittano in relazione al «big one» floreale (quasi 600mila paganti nel 2006), giunto al decennale. La grande campionaria di Primavera (260mila visitatori nel 2010) cade quasi un mese prima (25 febbraio-6 marzo) mentre Slow Fish, salone biennale firmato da Slow Food e Regione Liguria, nella sua quinta edizione dedicata al mondo ittico è posticipato (27-30 maggio). Data classica, invece, per il Nautico numero 51 (oltre 260mila visitatori nel 2010, con 1.400 espositori), organizzato in tandem con Ucina (1-9 ottobre).
Euroflora, quest’anno con il titolo «Il fiore che unisce», è nel generale calendario italiano l’evento maggiore per numero di biglietti venduti, che con gli sponsor costituiscono l’unico introito visto che dal 1966 gli espositori non pagano gli spazi. Nonostante ciò risulta sempre più che positivo il bilancio per questo appuntamento, organizzare il quale costa quest’anno 6,5 milioni. Il quartiere in zona Foce si trasforma in uno stupefacente giardino, con circa 500 concorsi dal vivo per florovivaisti (montepremi di 420mila euro), mostre-mercato, arredo garden e attrezzature, vetrine e premi, momenti per il business e la divulgazione. L’edizione 2011 della più importante delle floralies internazionali del Mediterraneo, oltre al consueto allestimento nel Palasport circolare, quest’anno si giova anche del nuovo padiglione Blu disegnato da Jean Nouvel, 20mila metri quadri affacciati sul mare in un gioco di specchi. Già si lavora all’edizione speciale 2015, eccezionalmente anticipata di un anno, per una sinergia con l’Expo di Milano.
A luglio Fiera di Genova spa aveva chiuso il bilancio in rosso, per la prima volta da anni (-1,2 milioni nell’esercizio 2009, valore della produzione 25,6 milioni). Ma l’ente guidato da Paolo Lombardi (presidente) e Roberto Urbani (ad e dg) è in recupero: «Dal preconsuntivo emerge un possibile ritorno al pareggio», prefigura Lombardi, nel 2010 entrato nel direttivo di Aefi (Associazione esposizioni e fiere italiane) ed eletto nel comitato esecutivo di Ifbso (International federation boat show organizers), l’associazione mondiale degli organizzatori dei più importanti saloni nautici.
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