Rassegna stampa

Quattro ante del Dux al Mercanteinfiera

Si è inaugurata ieri la XXIX edizione del Mercanteinfiera d’Autunno, che si svolge fino al 10 ottobre tutti i giorni, dalle ore 10 alle 19, in tre padiglioni del quartiere Fiere Parma (telefono 0521996328; www.fiereparma.it). È il regno del collezionista che adora il modernariato e che si illumina davanti a oggetti da bric à brac, come vecchi ventilatori a elica della Marelli, bauli in legno e ferro, set di valigie di cuoio, cappelli di paglia, scatole di trenini elettrici e trofei di caccia. In questa mostra mercato internazionale per eccellenza, considerata la più grande d’Europa, il brocantage va a braccetto con l’antiquariato: gli espositori sono oltre 1.200 sparsi su una superficie di 45mila metri quadri. Sono attesi almeno 60mila visitatori, come l’anno scorso, ma quest’anno c’è una novità in più, la sezione «Riusa», ideata all’interno del «Padiglione 5» per architetti, decoratori e restauratori, dove è possibile trovare materiali d’epoca e di recupero per le ristrutturazioni d’interni e di esterni.
Il giorno dell’inaugurazione era dedicato ai collezionisti, ma tra designer, scenografi, curiosi e appassionati del vintage, si sono visti anche numerosi buyers delle più grandi case d’aste europee e non pochi titolari di famosi negozi di decorazione francesi, tedeschi e inglesi. Proprio come nel gioco del «Mercante in fiera», infatti, scambi e acquisti sono stati all’ordine del giorno, anzi del minuto, e alla fine della manifestazione il giro d’affari complessivo sarà di svariati milioni di euro.
Alcune idee per non perdere la bussola durante il percorso? Suggeriamo di incominciare la visita dalle mostre collaterali, dedicate quest’anno a due comparti dell’arredo sempre di moda: le cornici e l’argento. «Framemotion: Frame Collection autori e stili in cornice» è dedicata al mondo delle cornici, con un excursus cronologico, a cura di Laura Villani, dal Rinascimento al design contemporaneo di Alessandro Mendini, Mario Bellini, Michele De Lucchi, Roberto Fallani. Non mancano cornici d’artista firmate Nicola Bolla, Ottomar Kiefer, Costanza Dagna di San Marzano, il compianto Urano Palma, Laura Megna Romero e Vittorio Valente e di fashion designer come Elio Fiorucci e Krizia.
La seconda mostra si intitola «Progetto Argento» e propone la ricostruzione di una biblioteca privata milanese – tra le più importanti d’Europa – sul tema dell’argento (un migliaio di rari volumi selezionati dall’argentiere Andrea De Giovanni) e la ricostruzione di un laboratorio d’argenteria di inizio ‘900 con il tavolo del tiratore in lastra, con tutti gli attrezzi per la lavorazione, compresi i 48 martelli fatti a mano per ogni specifica manifattura, dal cesello, allo sbalzo, alla bordura. La mostra, curata dall’antiquario Alessandro Stefanini, presenta anche alcuni disegni firmati dall’architetto Guido Frette, uno dei sette fondatori del Razionalismo Italiano, già esposti all’Expo Internazionale di Bruxelles del 1931 e a varie Triennali di Milano. Nel suo stand di CasAntica (Reggio Emilia), inoltre, si segnala un mobile appartenuto al duce Benito Mussolini, proveniente dal suo appartamento privato romano, mentre da Art Deco Galuchat di Vicenza spiccano una graziosa e delicata Donna Farfalla (1928) in ceramica Goldscheider, firmata Lorenz, stimata 6mila euro e un Mobile Bar in pergamena anni 40, firmato Dassi e quotato sui 5mila euro.
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