
Quando l’irregolare è eccezionale
Il design come leva competitiva per far emergere il valore della produzione di qualità in un mercato internazionale che si fa sempre più agguerrito. Intorno a questo tema si concentra negli ultimi tempi l’attenzione di diversi analisti impegnati sui più svariati fronti dell’economia, dall’industria manifatturiera alla tecnologia fino ai prodotti per l’ambiente domestico. Lo scenario del post-crisi, infatti, impone di cercare nuovi sbocchi per sottrarsi alla sola competizione sul prezzo, persa in partenza dalle aziende occidentali. Il design può aiutare le aziende innovative in questa sfida, considerato che ormai diverse ricerche gli attribuiscono un ruolo primario nelle decisioni di acquisto. Una prospettiva diversa, quindi, per rilanciare un settore in cui l’Italia da sempre riveste un ruolo di guida sul fronte dell’innovazione tecnologica e di prodotto. Il design ha il potere di incuriosire, stimolare ed emozionare, attribuendo al prodotto un plusvalore che può favorire acquisti anche laddove non preventivati oppure orientare la scelta su una gamma di soluzioni diversa da quanto immaginato.
Il tema trova “casa” anche nella rassegna scaligera, che rinnova l’appuntamento con Marmomacc Meet Design, che nelle passate edizioni è stato tra i più apprezzati anche fra i non addetti ai lavori. L’ambito da indagare in questa edizione è «Irregolare-Eccezionale», un tema che vuole stimolare la creatività degli artisti impegnati a immaginare nuovi equilibri per la materia, al di fuori dei canoni tradizionali. L’iniziativa punta anche ad attivare una riflessione sul materiale, da trattare quasi come avesse sembianze umane, contraddistinto da un carattere e da un dna che sfugge ai più, e con la necessità di essere trattato in modo adeguato per dare il meglio di sé dal punto di vista industriale ed estetico.
Così la fantasia degli artisti si sprigiona in varie direzioni: a cominciare dalla stanza realizzata tutta in pietra di Vicenza da Aldo Cibic per Grassi Pietra. All’interno dello spazio si alternano oggetti e situazioni legate all’acqua e al verde; gli elementi che lo compongono sono ispirati alla ritualità del bagno giapponese, dalla zona per lavarsi alla vasca per rilassarsi, fino a una panca fuoriscala e a un grande lavabo. Non manca l’attenzione al verde, come la lavanda che circonda la vasca e la panca e un alberello all’interno di un grande vaso. Patricia Urquiola presenta «Mablelace», opera realizzata per Budri che presenta pareti monomateriche di marmo, in maglia intrecciata, a creare un movimento sinuoso, una consistenza aerea che divide lo spazio in pieni e vuoti. Silhouette e incastri si alternano cromaticamente tra campiture di colori e disegni geometrici dando vita ad elementi strutturali che – come layer – affiorano in superficie. Thomas Sandell ha realizzato per Marsotto una casa di legno e pietra in cui spiccano i colori, a cominciare dalle venature grigie della pietra, disallineate nel l’intervallarsi dei moduli a scandola, sempre perfettamente uguali, per le pareti e per il tetto. Un modulo per 120 pezzi avvitati al centro da un “bottone” nero, anch’ esso in pietra per delineare la summer house di concezione svedese .
Al tradizionale binomio azienda-design si associano due nuove iniziative: l’Accademia di Architettura di Mendrisio, nel suo annuale progetto di esplorazione e riqualificazione che vede nel 2010 protagonista la città di Varese, sceglie Marmomacc per studiare – con Riccardo Blumer – un progetto di arredo urbano in botticino che vede il coinvolgimento del Consorzio Marmisti Bresciani. La Regione Puglia associa a quattro tra le più utilizzate pietre pugliesi la progettualità di altrettante giovani promesse del design, che hanno però già riscosso riconoscimenti da critica e aziende: Tomás Alonso per InSpo Marmi; Stefan Diez per Bi Marmi; Luca Nichetto per Decor Martena e Philippe Nigro per Petra. Opere che indagano ambiti diversi, ma accomunate dall’attenzione comune alla casa moderna.
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Il connubio tra arte e marmo
MONOBLOCK
di Tomas Alonso
Serie di tavole concepite attorno all’abbinamento tra marmo e legno
AR-C-ONTAINERS
di Riccardo Blumer
È un progetto di ripopolamento architettonico dei centri storici delle città italiane
CUEZZI
di Luca Nichetto
Il termine in salentino indica “pietre irregolari”. Ha ispirato questo sistema di sedute e piani in pietra leccese
ALLESTIMENTO
di Luca Scacchetti
Spazio espositivo attraversato da piani, superfici, pareti sospese da terra e dal soffitto che si intersecano