Rassegna stampa

Per il mobile-arredo la ripresa è lontana

Un settore colpito duramente dalla crisi che sta tentando, seppur tra molte difficoltà, di rimettersi in moto.
È quello del mobile-arredo: il 50% della produzione nazionale viene ancora da qui, dalle tante aziende del Triveneto. Ma è un futuro carico di incognite quello che gli operatori vedono di fronte a loro. Problemi di liquidità, un mercato interno ancora bloccato, le scorte che vanno esaurendosi. Si cerca un’àncora di salvataggio nell’export, si punta tutto sul “contract”, forniture per grandi strutture alberghiere, resort o complessi edilizi venduti “chiavi in mano”. «Il peggio è che non si vede ancora niente dietro l’angolo. Per dire che la crisi è passata è ancora presto» sottolinea Ottorino Magnabosco, presidente della sezione legno-arredo di Confindustria Verona. «Prima della crisi le nostre aziende non sapevano neppure cosa fossero gli insoluti. Ora vediamo che anche aziende serie e solide hanno difficoltà. Le incentivazioni, ad esempio, per le cucine, ci hanno dato una boccata d’ossigeno, ma è durato poco ed ora bisognerebbe estenderli».
È con questo stato d’animo che ci si avvicina alla prossima rassegna di settore, «Abitare il tempo», giunta alla sua 25° edizione, in programma alla Fiera di Verona da domani al 20 settembre. Un evento che già nel 2009, a causa della recessione, aveva visto un calo di presenze di circa il 6% e che quest’anno si avvia a confermare gli stessi numeri (sono circa 600 gli espositori attesi nei padiglioni veronesi). Un piccolo segnale che, a detta degli organizzatori, mostra che la brusca frenata degli scorsi anni è ormai finita. «Dal nostro punto di vista segnali positivi ce ne sono» dice Carlo Amadori, ideatore e curatore di «Abitare il tempo». «C’è il ritorno di circa 30 importanti aziende italiane, c’è la forte presenza dell’Europa dell’Est e ci sono grandi progetti in cantiere negli stati delle ex repubbliche sovietiche che suscitano interesse». Una manifestazione che punta sulla ripresa, già in atto, nella fascia alta di mercato. Che cerca di mettere in contatto le aziende produttrici con grandi nomi dell’architettura internazionale, all’insegna del connubio tra arredo e design. E che sul contract ha già in programma un evento specifico dal titolo “Linking people”. Basterà tutto questo per convincere i produttori a mettere da parte le resistenze? «Il fatto che si sia concluso da pochi mesi il salone di Milano conta» aggiunge Magnabosco. «Per molte aziende venete pensare di fare un’altra fiera in questo momento è difficile, i costi sono alti ed è prioritario risparmiare».
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Ottorino Magnabosco LEGNO-ARREDO CONFIND. VERONA

Aiuti. Gli incentivi per le cucine, ad esempio, ci hanno dato una boccata d’ossigeno. Ma è durato poco; ora bisognerebbe estenderli

A VERONA

600
Aziende ed espositori
Tanti sono presenti alla fiera «Abitare il tempo» che si apre domani a Verona, di cui 75 provenienti dall’estero
20
I paesi rappresentati
Si dividono 100mila mq di superficie espositiva complessiva, suddivisa in 8 padiglioni
18
Le categorie presenti
Sono rappresentate da 105 aziende dal Veneto, 6 aziende da Friuli e Trentino

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