Rassegna stampa

Meccanica, estate corta in vista delle fiere

Un’estate di impegni extra per la meccanica made in Italy, con molte aziende concentrate sulle ultime novità in tema di macchine utensili da esporre nelle fiere nazionali e internazionali di settembre e ottobre.
«Per chi ha in programma di partecipare alla Imts di Chicago dal 13 al 18 settembre – spiega Alfredo Mariotti, direttore generale di Ucimu –, all’Amb di Stoccarda dal 28 settembre al 2 ottobre e alla Bimu di Milano dal 5 al 9 ottobre è stato difficile pianificare tre settimane di ferie. In generale non si sono superate le quattro, per avere un margine per completare gli ordinativi».
Situazione analoga per le aziende aderenti ad Anima: «I nostri affiliati – conferma il presidente Sandro Bonomi – non hanno superato le tre settimane, e molti ne hanno pianificate solo un paio». Per le oltre 6mila imprese rappresentate da Federmacchine, di cui fanno parte Ucimu, Ucima (macchine per imballaggi), Acimall (legno) e Acimit (meccanotessile), la crisi, però, non è ancora un capitolo chiuso. «Non possiamo ancora parlare di una ripresa stabile – prosegue Mariotti – per questo le aziende stanno dando il massimo per presentarsi adeguatamente sulle piazze internazionali. Il primo semestre è stato molto positivo rispetto al 2009 (+34%), ma siamo ancora sotto ai livelli precrisi. Per questo dobbiamo investire sull’export, che significa Germania ma anche Cina». Più critico, Mariotti, sullo stato di salute del mercato interno (il 42% del fatturato di settore): «L’incremento degli ordinativi esteri fa ben sperare, ma ci preoccupa il sistema Italia: i discreti risultati della prima parte dell’anno sono ascrivibili al volano della Tremonti-ter, provvedimento che, nonostante le pressioni e le richieste avanzate dall’industria, non è stato prorogato e ciò rischia di frenare la ripresa».
A puntare sull’estero è anche Bonomi: «La Russia negli ultimi mesi è uscita dalla crisi meglio di altri e, con Cina, India, Brasile e Turchia, è il mercato su cui investire. Bisogna però superare i limiti competitivi imposti dalla nostra piccola dimensione, mettendosi insieme e chiedendo al Governo un supporto concreto».
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L’INCREMENTO

+34%

Performance nel primo semestre

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