Rassegna stampa

Autodromo di Imola a controllo pubblico

Autodromo di Imola in mani pubbliche non solo per la proprietà (è tra gli asset del Comune di Imola) ma anche nella gestione; infatti, i privati entro l’autunno scenderanno sicuramente sotto la quota di maggioranza per effetto di una complicata operazione finanziaria messa in atto da ConAmi (un consorzio di comuni dell’imolese, del ravennate e anche tre della Toscana) che salirà dall’attuale 20% ad un massimo del 71% nella compagine (Formula Imola) che ha in mano la società di gestione.
La situazione si è sbloccata venerdì scorso 23 luglio con un decreto in cui il Tribunale di Bologna ha dichiarato la chiusura del fallimento di Formula Imola avviato a febbraio scorso dopo che il giudice Maurizio Atzori ha accertato la assenza di domande di insinuazione dei creditori. Il provvedimento del Tribunale, a tutela di Formula Imola e nell’interesse dei creditori, garantisce anche la prosecuzione dell’attività imprenditoriale nelle more del passaggio delle consegne dal fallimento (che interessa 160 creditori per un totale di oltre 4 milioni di euro) alla società Formula Imola, disponendo la continuazione dell’attività di impresa.
Ha funzionato, quindi, l’operazione ideata dal ConAmi (il consorzio di cui il comune di Imola detiene il 66% delle quote) e che prevede due passaggi importanti di cui il primo conclusosi con il deposito del decreto di chiusura del fallimento. «In primo luogo – spiega il presidente di ConAmi Daniele Montroni che ha già investito 3,5 milioni nella società medesima – la neocostituita società Aton ha proposto ai fornitori l’acquisto del loro credito verso Formula Imola al 70% del valore nominale, condizionandone il pagamento alla chiusura del fallimento». Una volta tornata in bonis la società, «ConAmi subentra ad Aton e diventa il principale creditore nei confronti di Formula Imola per circa 3,5 milioni di euro e tale credito verrà utilizzato per effettuare l’aumento del capitale sociale di Formula Imola nella misura minima di 5 milioni di euro di cui almeno il 51% sarà riservato al ConAmi».
Una società a maggioranza pubblica, quindi, per un autodromo che in questi mesi, nonostante il fallimento, ha comunque continuato a lavorare. Così, per il 2010 si attendono 250mila spettatori, fra fiere, manifestazioni sportive come il campionato di Superbike e altri eventi di punta per incassi che sfiorano i 5 milioni di euro. E l’indotto per il territorio creato dall’autodromo, come spiega il sindaco Daniele Manca, è valutabile intorno ai 50 milioni di euro grazie a 1.200 le persone che lavorano direttamente e indirettamente in collegamento con l’autodromo e al 40% delle presenze alberghiere che sono legate alla pista. Quest’anno l’autodromo verrà utilizzato per circa 150 giornate e da fine ottobre, con la società Formula Imola tornata in bonis e la successiva acquisizione della maggioranza da parte del ConAmi, riprenderà il programma degli investimenti (circa 3,5 milioni nel biennio) con l’obiettivo sia di dare ulteriore valore all’autodromo sia di avviare il nuovo museo legato alla storia del motorismo.
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