
L’«air show» della ripresa
Londra.
Il conto alla rovescia è terminato: il Farnborough International Airshow apre le porte della sua 32a edizione all’insegna di un ritrovato ottimismo nel settore aeronautico. Il clima – assicurano gli addetti ai lavori – sará ben diverso dall’aria di crisi che lo scorso anno aleggiava su Le Bourget, l’evento biennale francese che si alterna con l’inglese Farnborough.
La sensazione è che il peggio sia passato e si prevedono ordini multimiliardari all’Airshow, che potrebbero battere il record positivo di 88,7 miliardi di dollari di ordini raggiunto nel l’ultima edizione del 2008, prima della crisi.
«Lo scorso anno la preoccupazione nel settore era palpabile, ora percepiamo un miglioramento – afferma Amanda Stainer, Events and exhibitions director di Farnborough International –. L’evento è totalmente esaurito da tempo, con 1.400 espositori provenienti da 38 Paesi e prevediamo che sia un grande successo».
Quest’anno, invece di un big bang il primo giorno, ci saranno annunci speciali tutti i giorni, oltre a un programma di conferenze, una zona expo interattiva e “meet your buyer”, appuntamenti per il networking organizzato.
I primi segnali positivi si erano visti al salone di Berlino del mese scorso, dove Airbus, ad esempio, aveva raccolto ordini per 15,3 miliardi di dollari e dove per la prima volta diverse compagnie aeree – tra le quali Emirates, la brasiliana Tam Airlines, Finnair e Germania – avevano annunciato importanti commesse, invece di attendere l’appuntamento inglese. «Noi non siamo in concorrenza con Berlino, che è un evento complementare – sottolinea Stainer. – Al contrario, si è trattato di un segnale molto positivo di rilancio del settore».
Per Emirates, in fase di rapida espansione, Berlino sembra essere stato l’aperitivo in vista del “piatto forte” di Farnborough. Secondo il tam-tam pre-show, infatti, la compagnia di Dubai nei prossimi giorni piazzerà ordini per oltre 23 miliardi di dollari. «Ci attendiamo grosse commesse sia da Emirates sia da Qatar Airways, entrambe in crescita e in concorrenza tra di loro – afferma Max Sukkhasantikul, analista di Frost & Sullivan Aerospace &Defense Practice a Londra –. Tanto Airbus quanto Rolls-Royce dovrebbero trarne beneficio». Anche Bombardier ha grandi speranze per la CSeries, un jet passeggeri di nuova generazione che sarà operativo nel 2013.
La società ha fatto sapere di essere in trattative con 60 compagnie aeree, alcune delle quali sono molto vicine a piazzare ordini. «Riteniamo che Bombardier possa annunciare nuovi ordini per la CSeries – afferma Cameron Doerksen, analista di Versant Partners di Montreal –. Siamo convinti che dall’Airshow di Farnborough giungeranno molti piú ordini che non da Parigi nel 2009. Il forte balzo delle commesse potrebbe inoltre sfociare in un rilancio dei titoli del settore aerospaziale».
La grande “calamita” del l’Airshow di quest’anno sarà senz’altro la presentazione al pubblico per la prima volta del Dreamliner di Boeing, il velivolo piú avanzato del mondo, per il quale c’è molta attesa, dopo due anni di ritardi e diversi problemi tecnici. Il B787, al quale Alenia contribuisce parte della fusoliera, è già un successo commerciale, con 870 ordini ricevuti da 57 clienti.
«Abbiamo scelto Farnborough come luogo dove puntare i riflettori sulle capacità innovative sia dei nostri velivoli commerciali sia del nostro settore difesa, spazio e sicurezza – afferma Tom Downey, senior vicepresident di Boeing Communications –. Ci attendiamo un clima di ottimismo dato che i leader del settore si incontrano mentre si vedono segnali di ripresa economica». Oltre al B787, Boeing metterà in mostra per la prima volta anche nuovi velivoli senza equipaggio, come il Phantom Ray, l’A160 Hummingbird e l’elicottero senza pilota Little Bird e potrebbe annunciare inoltre un nuovo accordo con Finmeccanica, che a Farnborough è “di casa”.
Il B787 non sará comunque l’unico velivolo a fare il suo debutto internazionale a Farnborough. «Molti occhi saranno senz’altro puntati sul Dreamliner, ma ci saranno altre presentazioni interessanti – spiega Stainer –. Ad esempio, per la prima volta i cinesi presenteranno un nuovo caccia e anche la russa Irkut mostrerà un nuovo prodotto».
Alcuni segnali di crisi sono ancora visibili: a Farnborough non sará presente ad esempio Robert J Stevens, Ceo di Lockheed Martin, il fornitore numero uno del Pentagono, che ha rinunciato all’evento insieme ai dirigenti del gruppo per ridurre i costi.
Un gesto in gran parte simbolico, dato che lo spazio espositivo del gruppo resterà invariato.
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GLI ESPOSITORI
1.400
È il numero degli espositori all’edizione 2010 dell’Air Exhibition di Farnbourgh
I VISITATORI NEL 2008
285
Migliaia di intervenuti
SUPERFICIE ESPOSITIVA
110
Mila metri quadrati
I MILIARDI DI DOLLARI
88,7
Gli ordini