
Nelle fiere orafe fuori dalle norme scambi «cash» per 70 milioni
E’ stata denominata “Perla Nera” l’operazione del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Vicenza, che ha monitorato i flussi di pagamento intercorsi negli anni 2006, 2007, 2008 e 2009 durante le fiere orafe, fra i più importanti eventi del settore a livello internazionale.
Numerose le irregolarità emerse, che hanno visto diversi espositori concludere nei locali della Fiera vicentina contratti con clientela nazionale e straniera (specie araba e russa) che prevedevano la successiva spedizione della merce venduta a fronte di immediati pagamenti in contanti, per importi superiori al limite massimo dei 12.500 euro previsti dalla normativa. Nell’arco temporale 2006-2009 sono stati stipulati contratti per un valore complessivo di oltre 70 milioni di euro mentre, limitandosi agli eventi fieristici di settembre 2009 e gennaio 2010, sono state ventidue le verbalizzazioni indirizzate ad altrettanti espositori di Hong Kong, contestando trasferimenti di denaro contante eccedente la soglia prevista, per un importo complessivo superiore a 16 milioni.
Di questi ventidue operatori oltre il 90% ha già pagato (“Vicenzaoro” vede una rappresentanza di commercianti di preziosi di Hong Kong particolarmente nutrita, sono circa un centinaio). A seguito degli accertamenti poi, l’ente fieristico vicentino, totalmente estraneo agli episodi riportati, ha avviato una stretta collaborazione con i finanzieri, affinché sia fornita un’adeguata informazione agli espositori circa la disciplina dei trasferimenti di denaro contante e del monitoraggio fiscale.
16 milioni
Importo verbalizzato. Riferito alle manifestazioni tra settembre ’09 e gennaio 2010