
Contributi alle fiere – Altolà della Regione
«O entro il 30 giugno prossimo parte un serio progetto di aggregazione oppure i 500mila euro che abbiamo messo a bilancio per il sistema fieristico nel 2010 saranno dirottati altrove». È un aut aut vero e proprio quello che l’assessore regionale alle Attività produttive, nonché vicepresidente della giunta, Luca Ciriani, rivolge alle tre aziende fieristiche del Friuli-Venezia Giulia: Trieste, Pordenone e Udine-Gorizia.
Aut aut rafforzato dal fatto che in Finanziaria è già stata inserita un’apposita norma per lo spostamento a un altro capitolo di spesa delle risorse stanziate. «La Regione si trova a vestire gli scomodi panni di chi mette a disposizione delle risorse economiche senza però potersi poi sedere nei consigli di amministrazione di questi enti – evidenzia Ciriani –. Non è più possibile andare avanti così, anche alla luce del non facile momento che stiamo attraversando. Le tre aziende devono fare squadra, altrimenti noi non potremmo più giustificare il sostegno a un sistema così frammentato come quello attuale». Ciriani, poi, aggiunge che «la Regione non può obbligare nessuno a portare avanti un progetto di questo tipo. È chiaro però – ripete – che se le tre fiere non si uniranno, i finanziamenti regionali non potranno che saltare».
I bilanci che i tre enti andranno a chiudere il 31 dicembre prossimo non sembrano, tuttavia, lasciare spazio a ipotesi diverse da quella prospettata dal numero due della giunta Tondo: per il momento trapelano solo indiscrezioni, ma è dato per certo che tutte e tre le società di gestione chiuderanno l’esercizio con conti in rosso.
Meno marcate le passività per Udine-Gorizia (che l’anno scorso era riuscita a far segnare un utile di 140mila euro) e Pordenone (nel 2008 l’attivo era stato di 446mila euro); più complessa, invece, sembrerebbe la situazione di Trieste (la perdita nel passato esercizio era stata di oltre 800mila euro). Sul come «fare squadra» l’assessore non intende comunque esprimersi. L’importante, fa notare, «è che si arrivi a un unico consiglio di amministrazione e a un calendario unitario delle iniziative promosse nei complessi fieristici dei quattro capoluoghi provinciali».
Questi, a loro volta, dovrebbero specializzarsi, ritagliandosi uno spazio proprio sul mercato, in modo da evitare inutili sovrapposizioni. Escluse le risorse destinate agli interventi di ammodernamento degli impianti e alla loro manutenzione straordinaria, che negli ultimi 5 non sono state inferiori ai 30 milioni, nel 2009 la Regione ha stanziato circa 1 milione a favore delle tre aziende fieristiche, così suddiviso: 500mila euro sono serviti a organizzare materialmente singoli appuntamenti (il principale, Mittelmoda a Gorizia, è costato 160mila euro); altri 500mila, invece, sono stati veicolati attraverso i canali di finanziamento a sostegno del turismo e sono serviti principalmente per rafforzare la promozione di alcuni eventi (tra questi, Food, il salone del gusto ospitato nel comprensorio fieristico di Udine).
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