
Il Salone del libro genera 52,4 milioni
Oltre 52,4 milioni di impatto economico complessivo: la ricaduta del Salone del libro di Torino è stata valutata da una ricerca voluta dalla locale Camera di Commercio che aveva già stimato in 2 milioni il valore del marchio “Salone”. Considerando che il finanziamento pubblico e istituzionale del Salone ammonta a 1,6 milioni, la ricerca che per ogni euro di spesa degli enti finanziatori si generano 12,5 euro di spesa diretta e 33,3 euro di ricaduta complessiva.
In particolare i 300mila visitatori hanno speso 14,3 milioni per l’acquisto di libri e prodotti editoriali, oltre 4 milioni per i penottamenti in hotel, quasi 5,5 milioni per la ristorazione. Inoltre 1,5 milioni sono serviti per i trasporti mentre 1,7 milioni sono stati utilizzati per lo shopping e altre spese legate al tempo libero e alla cultura.
Forte di questo successo del 2009, il presidente del Salone, Rolando Picchioni, ha presentato ieri alcuni aspetti della prossima edizione, la ventitreesima, che si svolgerà al Lingotto Fiere dal 13 al 17 maggio del prossimo anno. Edizione che avrà come tema la memoria, spaziando dai miti d’origine al sapere tecnico-magico, dall’uso politico della memoria agli aspetti biologici per arrivare alla nostalgia.
Il paese ospite del 2010 sarà invece l’India dove la Fondazione per il Libro si recherà a gennaio per presentare il Salone del prossimo anno e per partecipare al Jaipur Literature Festival. Ma le novità non mancheranno anche sul fronte interno. Il progetto culturale del Bookstock Village (il padiglione dedicato ai giovani lettori, dalla prima infanzia all’Università) sarà infatti affidato a Boosta, tastierista del gruppo musicale Subsonica e scrittore. Prende il posto di Giuseppe Culicchia che aveva condotto il progetto negli scorsi anni.
«Ma forse la novità più significativa – ha aggiunto Picchioni – è il Premio Salone Internazionale del Libro. Una sorta di Oscar alla carriera che sarà assegnato ogni anno ad una grande personalità della cultura mondiale: un intellettuale che ha saputo esprime in modo alto e originale i valori del nostro tempo e trasformarli in patrimonio universale».
Il riferimento al Premio Grinzane Cavour, travolto dagli scandali e alle prese con un’asta per definire il nuovo proprietario, è evidente. Soprattutto quando Picchioni ha sottolineato che il nuovo premio sarà caratterizzato da sobrietà e prevede «il coinvolgimento reale e non simbolico del territorio e dei giovani delle scuole». Il vincitore dovrà tenere una serie di incontri con il pubblico e le scuole. Mentre i giurati saranno gli espositori e i visitatori del Salone.
Novità, infine, anche sul fronte organizzativo, con un intervento diretto di Gl Events (la società proprietaria del Lingotto Fiere) che collaborerà con Biella Intraprendere, organizzatrice delle ultime edizioni della Fiera del Libro.
A pagina 37
Le procedure per gli ammortizzatori
sociali nell’editoria