Rassegna stampa

Bracco: «Expo e alimentare chiavi del rilancio italiano»

MILANO
L’Expo 2015 può essere una «opportunità unica per rimettere l’Italia al centro di processi di crescita internazionali. E l’alimentare made in Italy è un settore troppo importante e funzionale a questa crescita».
A sostenerlo è stata il presidente uscente di Assolombarda e presidente del progetto speciale “Expo 2015” Diana Bracco, intervenuta con il presidente di Fiera Milano Spa, Michele Perini, a TuttoFood, il Salone del cibo che chiude oggi i battenti con presenze record. Non a caso l’a.d. di Fiera Milano International, Sandro Bicocchi, parla di incremento del numero dei visitatori nei quattro giorni di fiera tra il 25 e 30% rispetto all’edizione di due anni fa.
Il presidente di Assolombarda ha osservato che TuttoFood vuole essere «un primo passo di avvicinamento all’Expo del 2015». E, prendendo spunto dal tema dei prodotti alimentari innovativi, Bracco ha detto di considerare «particolarmente significativo che oggi si discuta di un tema collegato al “Feeding the planet”, che è il titolo scelto con grande preveggenza da parte del Commissario Letizia Moratti, per il 2015».
Riferendosi a uno studio della Fao, Diana Bracco ha quindi sottolineato il fatto che la produzione agricola mondiale dovrebbe nei prossimi anni raddoppiare per potere soddisfare i nove miliardi di persone stimate per il 2050. In questo senso «l’Expo costituisce un’opportunità unica per convogliare energie e idee, per identificare soluzioni concrete che possano condurci verso questo obiettivo».
Il tema dell’alimentazione, ha proseguito il presidente degli industriali lombardi, «è cruciale per tutti i paesi del mondo e rappresenta una doppia valenza: da un lato, quella di garantire cibo a sufficienza a chi vive in condizioni di denutrizione e, dall’altro, quella di prevenire le nuove grandi malattie sociali della nostra epoca, dall’obesità alle patologie cardiovascolari, valorizzando le innovazioni e le pratiche che permettono una vita più sana».
Anche perché, ha proseguito l’imprenditrice, negli ultimi trent’anni la percezione del cibo come mero nutrimento si è evoluta in quella di promotore del benessere. «Tra l’altro – ha concluso Bracco – ho verificato con grande soddisfazione che nella produzione dei cosiddetti “functional food” l’industria italiana è all’avanguardia, essendo posizionata addirittura al secondo posto dopo gli Stati Uniti».
Infine il presidente di Fiera Milano Perini, parlando di TuttoFood, ha sostenuto che si tratta di una manifestazione di grande significato e sostegno per la filiera alimentare, e che «sta conseguendo risultati molto positivi, con incrementi nelle visite a doppia cifra». Poi riferendosi al Salone Cibus organizzato da Fiera di Parma e Federalimentare, ha convenuto che è necessario trovare trovare un punto di collegamento con quell’evento. Tanto più che l’industria alimentare italiana «corre con una palla al piedi, stretta com’è tra la grande distribuzione francese e quella tedesca».
N.D.B.
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