
Galassia Gutenberg 2009 in cerca di un’identità
«Si fa o non si fa?” Per quasi un anno questo interrogativo è stato passaggio obbligato di molte conversazioni tra chi a Napoli i libri li scrive, li pubblica, li vende o semplicemente li legge. Soggetto sottointeso ma neanche troppo: “Galassia Gutenberg”, salone dell’editoria dai grandi trascorsi che alla vigilia della XX edizione ha seriamente rischiato di estinguersi per mancanza di risorse economiche.
Alla fine “Galassia Gutenberg” si farà, grazie all’intervento risolutivo della Regione Campania. Il problema è come si farà. Tanto per cominciare il periodo scelto, dal 29 maggio all’1 giugno, risulta lontanissimo dai mesi in cui tradizionalmente cadeva l’evento (febbraio, al massimo marzo) e vicinissimo a un’iniziativa concorrente, ben più rappresentativa: la Fiera del libro di Torino, in programma dal 14 al 18 maggio. Difficile credere che i grandi espositori, già piuttosto restii a sfruttare le rarissime vetrine meridionali, facciano i salti mortali per aprire uno stand a Napoli, a dieci giorni di distanza dalla kermesse piemontese. Impietoso, del resto, il confronto tra i due appuntamenti. Sotto la Mole si discute di “Io, gli altri: occasioni per uscire dal guscio” con il Nobel Orhan Pamuk e il best seller mondiale David Grossman. All’ombra del Vesuvio è tempo di “lettori golosi”, con «un’edizione speciale dedicata al viaggio e alla cultura gastronomica”. Discreta rappresentanza di autori nordafricani, mediorientali e balcanici, come l’italiano naturalizzato Predrag Matvejevic, uno che torna spesso e volentieri da queste parti. In compenso, grazie alla collaborazione dell’assessorato regionale alle Attività produttive, verrà lanciato l’evento “Fame di libri!”, “viaggio letterario per la valorizzazione della dieta mediterranea” con il coinvolgimento di chef provenienti dall’intera provincia di Napoli. Degustazioni a go-go, in perfetto stile Palazzo Santa Lucia.
Se a Torino fanno da location gli immensi spazi del Lingotto, a Napoli per il terzo anno consecutivo verrà occupata un’ala della stazione marittima. Eppure ai tempi belli “Galassia” riempiva la Mostra d’Oltremare, prima che la crisi d’identità in corso la dirottasse a Castel dell’Ovo e, quindi, nella sede attuale. Tempi in cui la fiera napoletana era “evento gemello” del salone torinese, con scrittori ospiti come José Saramago e Mordecai Richler.