Rassegna stampa

Per calzature e pelletteria il 2009 è iniziato in salita

MILANO
Le sfilate milanesi si sono concluse ieri (si veda l’articolo a pagina 26), ma da oggi a sabato 7 il sistema moda italiano ha un’ulteriore vetrina: a Rho aprono infatti, per la prima volta in contemporanea, Micam, Mipel e Mifur, tre fiere dedicate, rispettivamente, a calzature, pelletteria e pellicce. E se le grandi manifestazioni sono un indicatore della salute di un settore, dalle tre fiere arrivano segnali di cauto ottimismo: il numero di espositori è rimasto sostanzialmente invariato rispetto alle edizioni del settembre 2008 e tutte le aziende si presentano con novità che mostrano il costante investimento in ricerca e innovazione. E la voglia di reagire con l’arma della creatività, ad esempio per quanto riguarda le scarpe da donna, che per il prossimo inverno vedranno un ritorno del decoro al limite dell’esagerazione, con sete e strass, metalleria, oro, gioielli e ricami preziosi su forme sempre più leggere.
Meno positivi i dati congiunturali, come ha spiegato Vito Artioli, presidente dell’Anci, l’associazione dei calzaturieri italiani, che organizza il Micam (1.611 gli espositori, distribuiti su oltre 72mila metri quadrati). «Dopo un positivo consolidamento nei primi mesi del 2008, il sistema calzaturiero ha vissuto un rallentamento progressivo, poi sfociato nella brusca frenata dell’ultimo trimestre dell’anno – ha detto Artioli –. Le prime stime per il 2008 indicano un calo della produzione pari al 6,8% in volume, che si attesta a 225,3 milioni di paia, pari a un calo in valore del 2,1% a 7,3 miliardi di euro. La riduzione degli ordinativi registrata nell’ultimo trimestre 2008 – prosegue Artioli – getta parecchie ombre in merito alla durata e spessore della crisi in atto, che si farà sentire per tutti, ma soprattutto per noi che esportiamo mediamente circa l’80% della produzione».
Gli effetti reali della crisi in atto si sono manifestati in maniera evidente tra la fine dell’anno scorso e gli inizi del 2009 nel settore della pelletteria. Secondo i dati diffusi dall’Aimpes, l’associazione degli operatori del comparto che organizza il Mipel, infatti, i primi nove mesi del 2008 sono stati moderatamente soddisfacenti consentendo, pur con un evidente rallentamento del trend, di chiudere l’anno con segni postivi sia per le esportazioni (+3,3% a quota 3,1 miliardi di euro), con Usa e Giappone in forte sofferenza contro Russia ed Emirati Arabi in crescita, sia per la produzione (+1,3% a 3,9 miliardi). I primi due mesi del 2009, però, hanno segnato contrazioni nei consumi interni (-5,5% in quantità).
«Questa prima parte dell’anno – commenta il presidente dell’Aimpes Giorgio Cannara – si sta prospettando alquanto problematica e la tenuta del settore, fortemente orientato all’export, si potrà misurare nei prossimi mesi soprattutto sulla capacità delle imprese di contenere la perdita di posizioni sui principali mercati internazionali. Nonostante la congiuntura sfavorevole gli oltre 400 espositori del Mipel si presentano al grande pubblico con novità sempre più fashion coniugando la tradizione aritigiana che ci vede primi al mondo».
Quanto al Mifur (250 gli espositori da tutto il mondo in rappresentanza dell’intero comparto, dalle concerie alle pelli, dai confezionisti ai marchi e alle griffe), per la prima volta si aprirà con una sfilata, che si terrà stasera e proporrà una selezione delle creazioni in pelliccia dei diversi Paesi.

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