Rassegna stampa

Non decolla il rilancio del polo fieristico

L’integrazione del sistema fieristico e congressuale dell’area metropolitana non decolla. I due interventi che costituiscono la sostanza del progetto, e cioè la riqualificazione della Fortezza da Basso di Firenze e il recupero dell’ex area Banci a Prato, sono in attesa del via libera definitivo. L’iter, per motivi tecnici e finanziari, non è ancora ultimato. E i tempi per aprire i cantieri si allungano.
Il futuro della Fortezza, dove opera Firenze Fiera, è stato disegnato dallo studio di Francesco Gurrieri e prevede investimenti per 55 milioni che diventeranno 165 dopo l’allungamento della concessione (anziché scadere nel 2017 diventerà trentennale), con la prospettiva di realizzare, tra le altre cose, un auditorium da 3mila posti e l’aumento degli spazi coperti da 50 a 60mila metri quadrati. Lo studio di fattibilità per il recupero dell’area industriale Banci porta la firma di Massimiliano Fuksas: 60 milioni di costi stimati per attrezzare una superficie di 40mila metri quadrati, con tanto di alberghi e centro commerciale. Ma è tutto fermo. E mentre il centro congressi di Firenze non supera i mille posti, quello di Prato (auditorium Farsetti)arriva appena a 300.
C.Per.

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