
Sorgenia produrrà celle fotovoltaiche
Le aziende italiane investono sulle rinnovabili. Ma con qualche attenzione in più rispetto all’esultanza di un paio di anni fa. Ci sono meno soldi da spendere e ci sono troppe complicazioni burocratiche e amministrative per le nuove attività. La ricerca «Wind of change» del Mediocredito Centrale rileva che l’Italia soffre «lo scarso dinamismo del comparto delle fonti energetiche rinnovabili», e ciò sebbene il Paese sia stato pioniere nel settore «grazie in particolare all’idroelettrico e alla geotermia». Difatti – rileva il Medicoredito Centrale – negli ultimi anni l’Italia «non è riuscita a imprimere la necessaria accelerazione», ma soffre soprattutto per un significativo divario infrastrutturale (come per esempio nelle linee di alta tensione per allacciare gli impianti) e i problemi di rapporto con i Comuni, le Province e le Regioni, che in molti casi si trasformano in fabbriche di delusioni.
L’Italia rimane attrattiva negli investimenti nelle fonti rinnovabili – aggiunge un nuovo studio Ernst & Young (si veda anche pagina 11) – confermandosi al settimo posto al mondo, mentre al vertice della classifica avanza Germania, che raggiunge al primo posto gli Usa. Ovviamente l’indagine Renewable Energy Country Attractiveness Index pubblicata da Ernst & Young non tiene ancora conto degli effetti futuri che potrà avere la svolta impressa dal nuovo presidente Usa, Barack Obama. Secondo Angelo Era (partner della Ernst & Young per il settore energia), il ruolo tedesco è stato sostenuto anche «come conseguenza della tariffazione speciale in vigore nel Paese, che rende il mercato più flessibile».
C’è chi non si arrende alla crisi. Un nome per tutti, Sorgenia. Il gruppo sta sviluppando uno stabilimento per la produzione di celle fotovoltaiche a Villacidro, in Sardegna. Sta costruendo centrali eoliche a Minervino Murge, Castelnuovo di Conza e San Gregorio Magno, per una potenza totale di 70 megawatt, mentre la Regione Molise ha autorizzato un impianto eolico nei comuni di San Martino in Pensilis e Ururi, per una potenza di 12 megawatt. Il gruppo milanese investe nelle rinnovabili anche all’estero. In Francia, attraverso Société française d’eoliennes, Sorgenia dispone di una generazione eolica di 100 megawatt già in funzione e altri 71 megawatt in via di costruzione. Nel segmento del sole, sono in funzione circa dieci impianti fotovoltaici pari a un megawatt, e altrettanti sono in arrivo. E con la costituzione della Sorgenia Bioenergy, l’azienda è entrata nei mesi scorsi nel segmento delle biomasse, come un impianto da un megawatt concordato con la società Toscana Cereali.
Ma l’interesse è diffuso anche tra i piccoli e piccolissimi produttori di energia. Lo testimoniano il gran numero di adesioni a iniziative come la rassegna Solarexpo (in maggio alla Fiera di Verona) o le Giornate della microgenerazione in programma a Milano il 18 e 19 febbraio.
J. G.