Rassegna stampa

Allo studio linee specifiche per i cantieri

Le norme da rispettare per la sicurezza sul lavoro negli allestimenti fieristici generano sovrapposizioni che fanno lievitare inutilmente i costi.
È questo il parere di Pierpaolo Vaj, presidente di Asal Assoallestimenti, l’associazione delle aziende italiane che si occupano di allestimento in fiere e mostre. «Asal – spiega Vaj – sta elaborando, di concerto con Cfi e Aefi, una serie di linee guida volte a regolare in modo autonomo e specifico le misure di sicurezza per l’allestimento dei cantieri fieristici, sinora assimilati ai cantieri edili». La mancanza di una normativa ad hoc, aggiunge Vaj, ha sinora generato una serie di situazioni paradossali: «In un cantiere edile – osserva il presidente – c’è un unico contraente generale che gestisce ogni genere di lavoro. Nelle fiere, invece, ci si ritrova di fatto con 500, mille o duemila general contractor, ciascuno responsabile del proprio stand». Ogni chiosco andrebbe recintato e segnalato con appositi cartelli, senza poter disporre di una cabina di regia generale. «Senza contare – sottolinea ancora Vaj – che le singole installazioni dovrebbero essere approntate una alla volta. Per allestire tutti gli stand occorrerebbero mesi».
Le linee guida dovrebbero essere pronte entro febbraio: «L’obiettivo – conclude Vaj – è ottimizzare le misure di sicurezza per i lavoratori delle fiere, arrivando a risparmiare sino al 15-20% della spesa attuale».
Una normativa specifica potrebbe dare anche un contributo significativo alla lotta al lavoro nero. «Per garantire davvero la sicurezza nelle fiere – conferma Marinella Meschieri, segretaria Filcams-Cgil – è necessario porre termine al diffuso fenomeno del lavoro sommerso».
La frammentarietà e il gran numero di operatori fieristici in Italia rende difficile una stima dei lavoratori del comparto. «Solo in Lombardia – aggiunge Claudio Dossi, segretario della Filcams regionale – ci sono 700 lavoratori stabili, ma quelli privi di contratto fisso sono molti di più». Per combattere il lavoro nero e migliorare la sicurezza, il sindacato ha lavorato con Fiera Milano «costituendo un osservatorio apposito e istituendo uno sportello unitario aperto a tutti i lavoratori».
An. Cu.

Newsletter