Rassegna stampa

Carrara e Arezzo in cerca di partner

Le tre fiere toscane di Firenze, Carrara e Arezzo continueranno ad andare ciascuna per la propria strada, come hanno sempre fatto. Più che alle alleanze o alla ricerca di sinergie fra i tre poli fieristico-congressuali a maggioranza pubblica, infatti, in questa fase l’azionista comune Regione Toscana punta alla riorganizzazione della fiera di Firenze (si veda l’altro articolo in pagina) e alla sua integrazione con il futuro centro espositivo da 40mila metri quadrati in via di progettazione a Prato. La creazione di un vero “sistema fieristico toscano”, inseguita in passato per migliorare l’offerta e la penetrazione di mercato, non è all’ordine del giorno.
«Oggi il nostro impegno prioritario è concentrato sul rilancio del polo di Firenze – spiega l’assessore regionale con le deleghe per il settore, Paolo Cocchi –. Per la Regione è strategico mantenere in mano pubblica la proprietà immobiliare dei centri fieristici – prosegue – ma non lo è occuparsi della gestione delle fiere toscane, che dovrà essere affidata ai privati. Se oggi i gestori dei poli di Firenze, Carrara e Arezzo sono pubblici è solo perché non ci sono privati interessati a svolgere questo compito».
La privatizzazione delle attività fieristiche sarà dunque un argomento su cui, nei prossimi mesi, avvieranno il confronto Firenze Fiera, ma anche CarraraFiere e il Centro promozioni e servizi (Cps), gestore di Arezzo. La Fiera di Carrara, dopo aver deciso di far diventare biennale il suo salone più importante, quello dedicato al marmo (che nel 2009, dopo quasi trent’anni, per la prima volta salterà l’appuntamento), continua a puntare su Seatec, la rassegna riservata alle tecnologie e alla subfornitura per la cantieristica, ormai arrivata a 850 espositori di cui oltre 200 provenienti dall’estero, ed è impegnata nel lancio di Compotec, la fiera nata l’anno scorso e dedicata ai materiali compositi utilizzati in moltissimi settori, dall’aeronautica al biomedico.
«Il nostro obiettivo è consolidare gli eventi che valorizzano segmenti industriali di nicchia – spiega Paris Mazzanti, direttore di CarraraFiere, che per quest’anno ha in cartellone dodici manifestazioni – e mantenere l’organizzazione diretta di gran parte delle fiere; cosa che, soprattutto in un momento difficile come questo, garantisce che i saloni non scappino altrove». CarraraFiere ha chiuso il 2008 con circa sette milioni di fatturato, 200mila euro di utile e 400mila visitatori; il giro d’affari generato sul territorio è stato superiore ai 50 milioni di euro. Sempre l’anno scorso si è attrezzata per migliorare il centro congressuale e, grazie a un investimento di 1,6 milioni, ha realizzato due nuove sale da 350 posti.
Con i lavori per la ristrutturazione e l’ampliamento degli spazi fieristico-congressuali è alle prese anche la Fiera di Arezzo, che prevede di concludere la prima fase a fine anno. L’intero restyling, del valore di 20 milioni – che aggiungerà 8mila metri quadrati di superficie espositiva (salirà a 24mila mq), una sala congressi da 900 posti, due torri-uffici, verde e parcheggi –,si concluderà nel 2010. A quel punto la Fiera sarà pronta ad aprire a un partner industriale. Sul fronte dell’attività, il calendario punta sulla storica manifestazione OroArezzo, al centro di un difficile rilancio, e sui saloni dedicati ad agriturismo, olio extra vergine, bomboniere e agrienergie. Fiera di Arezzo ha chiuso il 2008 con circa cinque milioni di fatturato e un leggero utile.

IL BUSINESS

 


400mila
I visitatori a CarraraFiere
La fiera ha chiuso il 2008 con 7 milioni di fatturato e un leggero utile (200mila euro). Sul territorio ha generato un giro d’affari stimato in 50 milioni di euro
34mila mq
L’estensione
La superficie coperta della Fiera di Carrara
20 milioni
L’investimento ad Arezzo
Il valore dei lavori in corso alla fiera di Arezzo: comprendono 8mila metri quadrati di superficie espositiva (che salirà a 24mila mq), una sala congressi da 900 posti, due torri-uffici, verde e parcheggi
5 milioni
Il fatturato
La fiera di Arezzo ha chiuso in leggero utile

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