Rassegna stampa

Piano Asi da 75 milioni C’è anche la Fiera di Tito

Luigia Ierace

POTENZA

Sostegno al territorio e alle aree industriali: c’è questo nel Piano triennale delle opere pubbliche 2009-2001 approvato dal Consorzio sviluppo industriale (Asi) della provincia di Potenza (delibera commissariale n. 25 del 14 ottobre). Previsti 20 interventi per oltre 75 milioni (si veda la tabella a destra), coi quali l’Asi intende passare da mero gestore di infrastrutture a gestore di servizi alle imprese. Le azioni verteranno su riqualificazione e messa in sicurezza delle aree, con accento sull’innovazione degli impianti.

Interventi concentrati nella prima annualità, per 64.970.000 euro sui 75.270.000 totali, tra fondi dell’Asi, Fas, della Regione, del Piano operativo Val d’Agri, del Cipe, del ministero dell’Ambiente e anche con apporti privati in project financing per 41 milioni.

Questa formula si ipotizza per tre interventi: il più consistente (34 milioni) è la realizzazione dell’area fieristica nell’agglomerato di Tito, prevista nel Piano regolatore generale. L’Asi ha messo a disposizione un lotto di circa 93mila metri quadri nell’area ex-Liquichimica. «Pur privandosi di un ingente introito (circa 8 milioni) – spiega il commissario straordinario Ernesto Navazio – si è optato per un investimento a lungo termine, che innesca un processo virtuoso in grado di generare occupazione e dare un forte slancio all’economia locale. Così convergono l’interesse dell’ente alla realizzazione dell’opera minimizzandone i costi e quello del privato ai ritorni economici legati alla gestione». L’Asi promuoverà l’operazione, dando ai privati il diritto di utilizzo commerciale limitato nel tempo (presumibilmente 30 anni) con obbligo finale di trasferire al Consorzio il possesso dell’opera. In sinergia con la Regione, l’Asi chiederà a quest’ultima di finanziare gli interventi di messa in sicurezza e la successiva bonifica dei suoli, per incoraggiare le imprese ad investire.

Il lotto destinato alla fiera faceva parte dei 28 (quattro a Tito, 11 a San Nicola di Melfi, 11 a Viggiano, uno ciascuno a Balvano, Baragiano e Vitalba) messi in vendita ad agosto. Solo cinque quelli assegnati: due a Tito, due a Viggiano, uno a Balvano. «Sono moderatamente soddisfatto – dice il direttore generale dell’Asi, Mario Cerverizzo –, tenuto conto che il bando si è fatto a Ferragosto. Tito è un’area che tira molto, c’era anche una terza richiesta arrivata a bando scaduto. Cresce anche Viggiano. Nessuna richiesta per Melfi, una delle poche aree veramente industriali».

Per il 2009, l’Asi prevede di completare il raccordo ferroviario a Tito che, oltre a collegare l’interporto (che è comunque in forse), potrà servire per la Fiera (10,7 milioni del Cipe) e il ripristino del raccordo ferroviario della Sata di Melfi che, con l’attivazione del piazzale di presa e consegna, consentirà in tutta l’area lo scambio gomma-ferro. Previsti nel triennio interventi di manutenzione straordinaria in tutte le aree industriali (5 milioni di fondi regionali, 4 da spendere già nel 2009).

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