Rassegna stampa

A Canton la fiera si fa in tre

Rita Fatiguso

Sarà un test utile per verificare la tenuta del sistema economico cinese e le ricadute del dopo Olimpiadi. La Fiera di Canton, la più importante della Cina, da qualche anno aperta anche all’import oltre che all’export, nella prossima edizione autunnale, la numero 104, cambierà ancora pelle e si farà letteralmente da due in tre. Si spezzetterà cioè in tre diversi momenti, a cavallo tra ottobre e novembre, perché l’intento dichiarato degli organizzatori è quello di diversificare l’offerta concentrando gli arrivi degli espositori in momenti diversi a seconda della natura dell’attività. Anche la location è cambiata, la campionaria è passata a Pazhou, una sistemazione che ha rimpiazzato il vecchio complesso Liuhua.

Doppia sfida, dunque. Non solo tastare il polso dell’economia, ma anche fornire un’offerta più ampia diversificando l’offerta stessa in tre fasi da cinque giorni ognuna. L’occhio dovrà prestare attenzione al volume degli scambi e degli accordi sottoscritti: proprio in aprile è dalla Fiera di Canton che sono partite le prime avvisaglie sulle difficoltà del settore tessile, che iniziava a mostrare la corda al punto da spingere il Governo di Pechino a ripristinare gli aiuti all’export per le aziende cinesi. C’è comunque voluto un anno intero, interviste, seminari e indagini per arrivare a questa nuova formula che secondo gli attuali vertici «contribuirà alla modernizzazione della Fiera di Canton». Da qualche anno la rassegna è un evento dedicato anche all’import: un milione di metri quadrati, 350mila effettivamente utilizzati, 40mila vanno alle aziende straniere che scelgono di esporre i loro prodotti per il mercato cinese.

Una delegazione di alto livello della struttura sta pubblicizzando la novità in un tour europeo che ha previsto anche una tappa a Milano e Roma prima della tradizionale tappa tedesca, in Germania. La rete tra Canton e il resto del mondo, negli ultimi anni è diventata più forte. In Europa la Cina ha stretto legami anche con istituzioni e Camere di commercio in Grecia, Romania, Polonia, Svezia, Portogallo, Francia, Germania, Russia. La deadline per iscriversi all’edizione autunnale sta per scattare.

«A Canton bisogna andare, oggi più mai». L’invito è di Mario Zanone Poma, interlocutore della Fiera di Canton in qualità di presidente della Camera di commercio Italo-cinese. «La piazza cinese è una piazza oggi più che mai ineludibile per il made in Italy, i cambiamenti logistici non fanno altro che agevolare chi vuol chiudere affari nel proprio settore senza disperdersi in mille altri rivoli. Ma alla base, bisogna avere le idee chiare».

Nella versione autunnale la fiera avrà una prima fase che si terrà dal 15 al 19 ottobre, quando saranno esposti i prodotti industriali (macchinari, attrezzature, strumentazione, prodotti chimici), veicoli di tutti i tipi, elettrodomestici, elettronica di consumo. E proprio in questa fase sarà organizzato il padiglione internazionale. La seconda fase, dal 24 al 28 ottobre, è dedicata a mobili e complementi d’arredo, mobili da giardino, giocattoli, regalistica. Infine nella terza, dal 2 al 6 novembre, saranno al centro prodotti tessili, calzature e accessori, alimentari, medicinali, prodotti per la salute e per lo sport.



www.cantonfair.gov.cn

La fiera di Canton

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