Rassegna stampa

Alba ma non solo nel fitto calendario delle fiere-mercato

La tripla "t" (tartufo-turismo-territorio) è fondamentale per diverse località del Piemonte meridionale, che puntano su questo regalo sotterraneo della natura per attrarre visitatori e per vivacizzare l’economia anche in aree marginali.

Non a caso intorno al prezioso tubero, soprattutto quello bianco, in autunno si concentra un gran numero di sagre, mostre mercato e appuntamenti dedicati ai prodotti tipici. Dalla mostra mercato nazionale di San Sebastiano Curone (16 novembre, 25ª edizione) alla fiera nazionale "Trifola d’or" a Murisengo (16 e 23 novembre) nel l’Ales sandrino, dalla Fiera del tartufo bianco del Monferrato a Montechiaro d’Asti (2 novembre) a quella di Montiglio Monferrato (decima edizione, 5 e 12 ottobre), e ancora Bergamasco, Canelli, Castagnole Monferrato, Costigliole d’Asti, Incisa Scapaccino, Mombercelli, Moncalvo, Nizza Monferrato, Odalengo Piccolo, San Damiano d’Asti e tutti i luoghi in cui il tartufo ripropone la sua magia.

La kermesse più prestigiosa è certamente la Fiera internazionale del tartufo bianco di Alba, la cui 78ª edizione sarà tenuta a battesimo il 10 ottobre dal Principe Alberto di Monaco, per concludersi il 9 novembre con la decima asta mondiale: oltre al mercato mondiale al "Palatartufo Giacomo Morra" (dal 4 ottobre), un vasto programma di appuntamenti, dalle tradizioni alla cultura (Premio Grinzane Cavour Alba Pompeia, Albalibri International, musica), con illustri ospiti, fino alla consegna del "tartufo dell’anno" a Gianluigi Gabetti.

«Partiamo dal tartufo per sviluppare altra offerta turistica – afferma Fausto Perletto, presidente dell’ente turismo Alba Bra Langhe Roero –, non solo enogastronomia e non solo settembre-dicembre. Vogliamo fare il più possibile per creare situazioni nuove, ci muoviamo molto per attrarre turisti, senza tralasciare i target più esigenti». «Proprio per questi ultimi – aggiunge – ci siamo attrezzati negli ultimi anni: a Serralunga d’Alba sta per sorgere un hotel a cinque stelle. Con un prodotto di nicchia che rischia di diventare carissimo a seconda dell’annata, dobbiamo saper offrire un servizio adeguato, curato e completo, in tutte le stagioni».

E per la valorizzazione del territorio, viene portato avanti un ulteriore percorso: la candidatura del paesaggio di Langhe-Monferrato-Roero per il riconoscimento a patrimonio dell’umanità Unesco. «Ci stiamo lavorando intensamente – afferma Vito Valsania, assessore provinciale cuneese –, dovremmo formalizzarla entro il 31 gennaio, per valorizzare peculiarità ed eccellenza di questo paesaggio unico di colline, castelli e vigne». Una vera e propria strada romantica del paesaggio, di cui c’era traccia già a inizio Novecento, come testimonia la mostra storica del Touring Club (ad Alba fino al 28 settembre).

Fa.Br.

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