Rassegna stampa

Assoimprenditori, cresce l’impegno sui bilanci sociali

Mirco Marchiodi

BOLZANO

Christof Oberrauch, presidente degli industriali bolzanini, lo ripete spesso: «Uno dei punti di forza dell’economa altoatesina è la pace sociale». Merito di un benessere più diffuso rispetto ad altre regioni e di una disoccupazione quasi inesistente, ma merito anche delle imprese stesse. Non a caso la responsabilità sociale dell’economia era un punto qualificante già del programma del "past president" di Assoimprenditori, Enrico Valentinelli, a cui si deve la spinta forse decisiva per la realizzazione dei primi asili aziendali in provincia di Bolzano. Sulla stessa linea ha proseguito anche Oberrauch e Assoimprenditori ora guarda indietro ad un impegno che ha portato a risultati concreti: agli asili si sono aggiunte altre azioni a favore dell’occupazione femminile, campagne di sensibilizzazione per il reinserimento lavorativo degli over 50 e il pressing politico per favorire gli aiuti al ceto medio, in particolare per quanto riguarda casa e carovita.

Accanto all’attività associativa va rimarcato l’impegno dei singoli imprenditori. Saranno proprio loro i protagonisti della Giornata dell’industria in programma venerdì mattina, dalle ore 10.30, presso la Fiera di Bolzano. Assoimprenditori ha voluto dedicare il convegno proprio al tema della responsabilità sociale. Ne parleranno, accanto ad Oberrauch, Norbert Mayr della Hoppe, che spiegherà come favorire la conciliazione tra impresa e lavoro, Luca Galante della Markas Service, che affronterà la questione della formazione dei propri dipendenti, Nazareno Davoglio della Iveco, che si soffermerà sulle prestazioni aggiuntive che un’impresa può offrire ai suoi lavoratori, e Christian Egartner della Wipptaler Bau, che spiegherà come anche nell’edilizia le aziende possono offrire più del solo salario.

Tra i relatori Enrico Valentinelli, che come vicepresidente della Cassa di Risparmio di Bolzano, affronterà il tema dei bilanci sociali. In Alto Adige sono state inizialmente proprio le banche locali ad introdurre questo tipo di rendicontazione, ormai una tradizione anche per altri importanti imprese come ad esempio Azienda Energetica, che lo pubblica dal 2005, o l’Azienda servizi sociali del Comune di Bolzano, che ha elaborato il suo primo rendiconto sociale nel 2002. Afferma Norbert Plattner, presidente di Carispa: «Economia non significa solo aziende forti e competitive, ma anche posti di lavoro sicuri e creazione di ricchezza per la comunità». E un bilancio sociale lo realizza anche la Procura di Bolzano all’interno del progetto pilota finanziato dal Fse che è stato preso a riferimento nel resto d’Italia e che a partire dal 2009 coinvolgerà oltre 40 uffici giudiziari tra procure, tribunali, corti d’appello e giudici di pace. Spiega il procuratore capo Cuno Tarfusser: «Il bilancio sociale è uno straordinario strumento di conoscenza, trasparenza e strategia. Siamo noi che dobbiamo fare per intero la nostra parte e il bilancio sociale serve proprio a conoscere per poter intervenire».

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