
Non c’è accordo sul presidente
BOLOGNA
Il secondo mandato per Luca Cordero di Montezemolo come presidente di BolognaFiere scade tra poche settimane. Ieri però, in occasione del cda per l’approvazione del bilancio 2007 e del piano industriale 2009/2014, da tutti i soci privati e dal presidente degli imprenditori bolognesi, Gaetano Maccaferri, è arrivato al numero uno di Ferrari e Fiat, un pressante invito a rimanere almeno per un terzo mandato. Non così dai soci pubblici, a cui, in base allo statuto, spetta la nomina del presidente. Comune e Provincia, in una fredda nota, in cui l’opera svolta da Montezemolo per lo sviluppo del quartiere espositivo non è nemmeno citata, hanno ribadito l’opportunità dell’ingresso della Regione nella compagine societaria, al fine di promuovere il sistema fieristico regionale e l’unificazione con Rimini Fiera. Una freddezza che ha riacceso le voci di un diverso candidato alla presidenza individuato dai soci pubblici. Tutto dovrebbe chiarirsi in un definitivo incontro di verifica tra le istituzioni pubbliche e il presidente uscente. La riunione doveva svolgersi ieri, ma è stata rinviata a data da fissare.
Da parte sua Montezemolo, che già in passato aveva detto di considerare concluso il proprio impegno in BolognaFiere con il termine del secondo mandato, ha detto: «Io scado con l’assemblea di giugno, ma in questo momento non è tanto importante parlare di chi sarà il presidente futuro, ma condividere le scelte strategiche sul nuovo statuto, sul reperimento delle risorse e sulle alleanze, per una vera azienda, con una gestione snella, capace di competere sul mercato e di affrontare le sfide internazionali».
Contrariamente alle previsioni e alle aspettative, il nome del nuovo presidente di BolognaFiere continua così a rimanere incerto, mentre il cda ha approvato il piano industriale 2009/2014. Sono previsti 40 milioni di investimenti per il lancio di nuovi eventi fieristici e per una «forte crescita all’estero». Altri 10 milioni serviranno per completare l’ammodernamento delle strutture esistenti. Lo sforzo finanziario comporterà all’inizio due anni difficili, il 2009 e il 2010, in cui si punterà a raggiungere, con qualche sacrificio, «l’equilibrio nel risultato prima delle imposte» e in cui potrebbero esserci, come spiega il vice presidente di BolognaFiere, Luigi Marino «perdite, ma controllate e controllabili». Superato questo momento si potranno cogliere i frutti positivi degli investimenti con un fatturato previsto a quota 166 milioni di euro e utile ante imposte di 11 milioni nel 2014.
Intanto il bilancio 2007 chiude con giro di affari a 128,5 milioni (+8,4%), Mol in crescita a 28 milioni (+7,2%) e utile di circa 2,3 milioni, più che raddoppiato rispetto all’esercizio precedente. Rinnovato infine l’accordo con Confindustria ceramica per la permanenza a Bologna del Cersaie, il salone internazionale dei produttori di piastrelle, fino al 2012. Intesa prorogabile al 2014.
E.B.