
L’Eire apre le porte al bacino Mediterraneo
Giovanna Mancini
Il titolo del convegno inaugurale di questa quarta edizione è ambizioso – «L’Italia al centro dello sviluppo dell’Europa» – ma testimonia con un certo effetto l’idea di fondo che ispira l’Expo italian real estate (Eire), la fiera internazionale del settore immobiliare che dal 10 al 13 giugno prossimi sarà ospitata negli spazi espositivi di Rho, a Milano. L’evento organizzato da Ge.Fi non si pone infatti come una risposta italiana alle già affermate kermesse internazionali del mattone (dal Mipim di Cannes al l’Expo Real di Monaco di Baviera), ma punta a diventare l’appuntamento di riferimento per l’area del Mediterraneo, sfruttando la posizione strategica del nostro Paese.
I numeri, assicurano gli organizzatori, sono ormai quelli di una grande manifestazione fieristica: circa 350 espositori su 35mila mq di superficie espositiva, 20mila operatori professionali attesi da circa 40 Paesi, 70 eventi tra convegni, seminari e iniziative negli stand. Certo siamo ancora lontani dalle cifre del Mipim, che a Cannes raccoglie ogni primavera oltre 2.500 espositori e 28mila visitatori, ma l’Eire dimostra di volersi costruire una propria identità, legata appunto al bacino del Mediterraneo e fondata su un ruolo-chiave dell’Italia come ponte tra i Paesi di questa zona e l’Europa. Non a caso, dunque, il convegno inaugurale si concentra sull’importanza dei cosiddetti "corridoi europei" che attraverseranno la nostra Penisola, fondamentali non solo per lo sviluppo economico del continente, ma anche per il suo mercato immobiliare. Una ricerca del Gruppo Clas in collaborazione con l’Università Bocconi presenterà il possibile impatto sul real estate di sei città italiane che saranno toccate dalle nuove linee ferroviarie ad alta velocità, partendo dall’analisi di alcune esperienze estere.
E, sempre non a caso, uno dei Paesi esteri presenti al salone con la delegazione più significativa è la Turchia, considerata una delle economie con i maggiori margini di sviluppo nell’area mediterranea. A Milano parteciperà infatti l’Uli (Urban land institute) Turkey, che porterà con sé alcune tra le principali società immobiliari del Paese, tra developer e investitori istituzionali.
Un altro tema centrale nella prossima edizione dell’Eire sarà l’ecosostenibilità, elemento considerato fondamentale per elevare la qualità degli investimenti. Attraverso convegni, seminari e presentazioni di progetti gli organizzatori vogliono suggerire ai partecipanti la necessità di costruire un linguaggio comune tra i Paesi europei in materia di ecosostenibilità, alla ricerca di regole e metodi uniformi che permettano di raggiungere gli standard avanzati del Nord America (il Canada in particolare). Ai dibattiti parteciperanno realtà istituzionali e imprese, in un’ottica di coinvolgimento del settore pubblico che anima del resto anche un’altra sezione della manifestazione, ovvero il ciclo di conferenze formative dedicate ai dirigenti della Pubblica amministrazione.
Infine, segnaliamo l’attenzione riservata dagli organizzatori al segmento dei centri commerciali – con un focus in particolare sulle potenzialità delle regioni del Sud Italia – e alle opportunità offerte al real estate dal l’elezione di Milano a sede del l’Expo 2015, attraverso un convegno in cui il Comune della città presenterà le occasioni di investimento e i progetti legati a questo evento.