
La Francia vende il triplo dell’Italia
Fra prime edizioni, ristampe e riedizioni, il mercato editoriale italiano vanta oltre 600 titoli l’anno sull’enogastronomia.
Un totale di libri immessi nei canali di vendita pari a quasi 3,2 milioni di copie, che secondo i calcoli dell’Aie (Associazione italiana editori) corrispondono a oltre 6,5 milioni lettori, anzi lettrici visto lo scarso 10% d’incidenza maschile.
Un mercato molto interessante con buoni margini di crescita, come dimostra il confronto con la Francia, altro Paese a forte vocazione culinaria.
Non è tanto sulle novità che i cugini d’Oltralpe ci battono (413 titoli italiani contro 498 francesi) quanto sulle riproposte più o meno aggiornate, sulla parte cioè che indica la capacità di un mercato di sostenersi. «Ai quasi 200 titoli italiani – quantifica Giovanni Peresson, ufficio studi Aie – ne corrispondono 425 francesi.
Sul numero di libri messi in vendita, poi, i francesi triplicano i nostri numeri sino a quasi 9,5 milioni di copie».
Altro particolare che fa la differenza: fra le tante fiere del libro italiane ne manca (ancora) una dedicata all’editoria di cucina, come invece ci sono in Francia e anche in Inghilterra.
La Fiera del libro di Londra, che si è appena conclusa, ha lanciato proprio quest’anno l’accordo con il prestigioso Gourmand World Cook Book e i suoi oscar, con l’italiano «In.gredienti» dei cuochi star Alajmo del ristorante tre stelle Michelin «Le Calandre», incoronato come miglior libro di cucina dell’anno. «Un premio in Italia – commenta Peresson – sarebbe la logica conseguenza di un’intera impostazione della filiera dei distretti agroalimentari.
Se è vero che l’enogastronomia richiama un turismo culturale, anche l’editoria specializzata deve essere all’altezza».
CURIOSITÀ PER I LETTORI
Come mangiamo
Peter Singer,Jim Mason, il Saggiatore,
pagg. 380, settembre 2007, 20 euro
Peter Singer e Jim Mason non hanno dubbi: decidere cosa mangiare è innanzitutto una questione etica. Sulle tracce di tre famiglie americane campione che seguono diversi regimi alimentari, Singer e Mason ripercorrono la catena produttiva e mostrano quanto siano poco affidabili i certificati di qualità delle etichette e rivelano da dove proviene il cibo che compriamo.
A Milano parte Bar University
Promossa da Bargiornale e Fuoricasa-EasyBar (riviste del gruppo Sole 24 Ore), l’iniziativa offre strumenti manageriali a chi già gestisce un bar o intende lanciarsi nell’avventura. I corsi da giugno dureranno da 24 a 122 ore e comprendono temi come management e marketing, tecniche di vendita e standard di servizio, bar relation e snack bar. Info allo 0362805134. Con oltre 147mila copie diffuse mensilmente, Bargiornale pubblica anche il trimestrale Vini. A settembre in calendario la guida «Vini per un anno».
Manger en paix!
Gérard Apfeldorfer, Odile Jacob Editeur, pagg. 322, febbraio 2008, 22 euro
Conosci te stesso e non avrai bisogno dei dietologi, il tuo rapporto con il cibo sarà sano e rappacificato. Dopo trent’anni a lavorare sui disturbi alimentari, lo psichiatra e psicoterapeuta francese Gérard Apfeldorfer lancia il suo messaggio di saggezza antica. Soprattutto per noi mediterranei mangiare è un piacere di corpo e spirito, da assaporare in gioiosa condivisione senza cadere nelle trappole di cibi light e cene servite col bilancino. Ascoltiamo i nostri bisogni energetici e affettivi, insegniamo ai nostri figli l’arte di stare a tavola. E lanciamoci in qualche esercizio di seduzione. Lettura purificatrice.
Gi.Gu.