Rassegna stampa

Cesena Fiera mette in cantiere il modello export

Massimo Agostini

ROMA

Numeri da primato, ma le prospettive non sono rosee. Sono quelli del settore ortofrutticolo: strategico per l’economia agroalimentare, con produzioni di elevato standard qualitativo e un valore all’origine di 11,4 miliardi, che tuttavia evidenzia una scarsa capacità di approdare nei mercati extra-Ue. Con conseguente perdita di competitività nei confronti di Paesi emergenti, come il Cile, che avendo puntato sull’export globale mostrano incrementi annui a due cifre.

Nel 2007 l’Italia ha esportato 3,7 milioni di tonnellate di frutta e ortaggi, nel complesso, per un valore di quasi 3,4 miliardi, in aumento dell’8,4% rispetto al 2006. Intanto le importazioni si sono fermate a 2,8 milioni di tonnellate per una spesa di 2,3 miliardi, con una flessione dell’1,4 per cento. Questo ha garantito un saldo attivo dell’interscambio di oltre un miliardo, con un balzo del 40%: tra le migliori performance degli ultimi vent’anni.

Il problema è che l’86% del nostro export è realizzato nell’Unione europea e per il 33% in particolare in Germania. E se interessanti passi in avanti si registrano in Russia e qualche altro Paesi dell’Est europeo, i grandi mercati emergenti, come India e Cina, restano lontani. Al di fuori della portata di un sistema ortofrutticolo nazionale che è frenato dall’incapacità di offrire alle grandi catene della distribuzione sufficienti masse critiche di prodotto.

Un gap strutturale che farà da sfondo anche alla 25° edizione di Macfrut, la rassegna ortofrutticola internazionale che si tiene a Cesena dal 17 al 19 aprile. «Tra le sfide di questo settore – conferma Domenico Scarpellini, presidente di Cesena Fiera, che organizza l’evento – c’è l’evidente difficoltà dei nostri operatori a presentarsi all’estero come sistema Paese, anche per superare vincoli e barriere che ostacolano le nostre esportazioni, soprattutto fuori dai confini Ue».

Da qui il contributo dell’ente fieristico che proprio a Cesena presenterà il Progetto Macfrut International, un nuovo strumento per l’internazionalizzazione delle imprese ortofrutticole. L’iniziativa prevede l’aggregazione di un pool di aziende di primario livello, organizzate per prodotti: dalle mele agli agrumi, dall’uva ai piccoli frutti. L’obiettivo comune è realizzare missioni nei Paesi più promettenti, come Russia, India e Giappone, presentando un sistema coeso con una gamma di prodotti strategici del «made in Italy».

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