Rassegna stampa

Terziario a caccia di fisici e chimici

A CURA DI
Valeria Zanetti
Quali professionalità saranno maggiormente richieste nell’immediato futuro dalle imprese del terziario avanzato veneto? Le figure più gettonate dalle imprese di ricerca e sviluppo sperimentale e dai gruppi professionali, che progettano e creano servizi di supporto alla produzione industriale (entrambe nell’immediato futuro assicureranno le maggiori opportunità), avranno una formazione di stampo tecnico (in particolare chimici, fisici, ingegneri, biologi). Ma occorre sottolineare che, con l’esclusione delle professioni protette dagli albi, non esiste sempre una corrispondenza tra le posizioni lavorative in cui si inseriscono i laureati e il titolo di studio che possiedono.
I dati emergono da una ricerca condotta dall’Università di Padova, i cui esiti sono successivamente confluiti in un più ampio progetto nazionale che ha coinvolto dieci atenei italiani, coordinati dal professor Luigi Fabbris, ordinario di scienze statistiche padovano. L’indagine veneta ha riguardato lo studio di modelli e metodi per abbinare i profili formativi universitari alle reali necessità del mercato del lavoro nel comparto del terziario avanzato, che offre servizi alle imprese, ma anche nel campo socio-assistenziale alla persona, creando nuovi spazi di impiego nel terzo settore. «Tra gli obiettivi della ricerca c’era la sperimentazione di un nuovo metodo di rilevazione che consentirebbe di formulare previsioni almeno a cinque anni», spiega Fabbris. Previsioni necessarie per orientare gli studenti veneti, il 78% dei quali, infatti, accede all’università. Ecco le richieste nello specifico.
Imprese di ricerca e sviluppo
Offriranno sbocchi non solo agli ingegneri, ma anche ai laureati in matematica, chimica, fisica, scienze naturali, biologia, geofisica, astronomia, medicina. La ricerca è stata condotta intervistando una trentina di manager e imprenditori su un campione di un’ottantina di imprese venete del settore per mettere in luce i profili più richiesti, che riguardano personale tecnico: il 60% degli addetti ha già ora un titolo universitario e anche per il prossimo futuro si prevede di introdurre in azienda personale altamente qualificato. Viene segnalata anche la difficoltà nel reperimento di queste figure, per l’insufficiente disponibilità di profili ad elevata specializzazione. «Abbiamo selezionato 166 studi professionali con almeno tre addetti e abbiamo lavorato su un sottoinsieme di 25. Si tratta di realtà che vendono consulenze e progettazione in tutto il mondo», sintetizza Fabbris e che continueranno a richiedere profili tecnici, figure dotate di alta professionalità, preferendo in alcuni casi i neo laureati da plasmare più facilmente all’attività di progettazione e ricerca, in ambiti nuovi.
Studi di mercato e sondaggi di opinione
Il comparto, una volta presente nelle aziende, è stato nella quasi totalità dei casi esternalizzato. In Veneto operano almeno 232 imprese di settore; la ricerca è stata condotta su un campione di 23 con almeno tre addetti. Si prevede un’espansione dell’occupazione nei ruoli maggiormente operativi e cioè per gli operatori di call center, con contratti di collaborazione temporanea. Una moderata crescita si potrà verificare nell’area della ricerca di mercato per figure in grado di seguire progetti di marketing, di realizzare indagini di mercato, di fornire strumenti sempre più efficaci di conoscenza del territorio e della clientela aziendale.
Imprese di servizi fieristici
Il comparto comprende tre categorie di imprese, che si occupano di organizzazione congressuale, di esposizioni e di marketing. La ricerca è stata condotta su 27 aziende, compresi i sei enti fieristici veneti. Le previsioni occupazionali sono in crescita modesta. I profili più richiesti sono dotati di specializzazione e creatività. In questo comparto alla tipologia di laurea conseguita non corrisponde una occupazione specifica. Molto si impara sul campo ed è affidato all’iniziativa e alla capacità personale.
Comparto del turismo
Si caratterizza per una propensione limitata all’espansione e per una progressiva specializzazione dei profili utilizzati nella gestione alberghiera, delle agenzie di viaggio, dei tour operator e dei servizi di assistenza al turista. Molte figure ora in possesso di diploma saranno sostituite a breve con personale con laurea triennale o specialistica.



Università e imprenditorialità

60%
Gli addetti
È la percentuale di impiegati che possiede già un titolo universitario all’interno delle imprese di ricerca e sviluppo, la parte più consistente del settore del Terziario. In questo tipo di azienda è previsto il maggior numero di assunzioni nell’immediato futuro.
78%
Gli studenti
Sono i diplomati veneti che, dopo le scuole superiori, accedono all’Università. La ricerca dell’Università di Padova mira a individuare i profili più richiesti dalle Pmi regionali proprio per meglio orientare una alta percentuale di studenti a scelte che assicurino sbocchi professionali adeguati.

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