
Milano, al Macef tavole imbandite per l’Expo 2015
Nicola Dante Basile
MILANO
Cosa e come mangeremo nel 2015? Raviolini capovolti in miniatura con scheggia di zucchini impilati in ciotole di vetroresina multicolori? Spaghetti fusi con stufato di alghe e verdeca? E per finire, sorbetto di aceto di mora? Chissà cosa ci riserverà il futuro. Che per qualcuno è già presente.
E sì, perchè, anche se mancano sette anni a quell’appuntamento, un esercito di imprese, artigiani, ristoratori, stilisti, curiosi e quant’altro sta già lavorando per quell’estate. Che potrebbe essere anche molto speciale per Milano, se dovesse vincere la gara per l’assegnazione della grande Expo 2015.
Ma indipendentemente dall’esito del sorteggio, atteso per marzo prossimo, è un fatto che una schiera di ricercatori e studiosi dell’alimentazione, di tecnici e designer di nuovi oggetti funzionali al cibo, alle bevande, alla casa e al fuori casa sembra abbia le idee molto chiare.
Tanto chiare che sono più di 4.800 i nuovi progetti giunti da 98 Paesi alla giuria del "Dining in 2015", il premio riservato ai progettisti di tutto il mondo promosso dal Macef, il Salone internazionale della casa che si inaugura oggi a Milano.
I nomi dei vincitori verranno resi noti nel corso dell’edizione che chiuderà i battenti il 21, ma già circolano voci di una lotta testa a testa tra novità del made in Italy e il made in China, a conferma dell’impegno che il grande Paese asiatico dedica al mondo della tavola.
Il "Dining in" è solo uno dei mille eventi in calendario nei quattro giorni di Macef (2.400 espositori di cui 650 esteri con 1,5 milioni di articoli) dentro e fuori il Salone. L’edizione di quest’anno, per la prima volta da quando è stato istituito 40 anni da fa Massimo Martini, avrà un "fuori salone" dedicato alla cultura della casa e vedrà istituzioni e imprese impegnate in iniziative artistiche e culinarie aperte al pubblico.
A questo riguardo «il "fuori salone" – ha detto Sandro Bicocchi, ad di Fiera Milano International – è pensato per enfatizzare e popolarizzare i temi della casa», vale a dire coinvolgere il più possibile il consumatore finale. Anche perchè il Macef altro non è che «la fiera della realtà dove vengono presentati prodotti che la gente compera» e, perchè no, prodotti innovativi che sono destinati a fare mercato.
Un tema, l’innovazione che, con l’internazionalizzazione, costituisce per l’ad di Fiera Milano, Claudio Artusi, una questione strategica per guardare con più fiducia al futuro. «Non possiamo pensare di vivere di rendita – ha detto Artusi –, ma dobbiamo agire in modo da offrire al mercato nuovi stimoli e opportunità di business».
Questa la chiave che ha spinto nei giorni scorsi Fiera Milano a sottoscrivere la joint con Hannover per organizzare eventi fieristici in Cina, nonché il ritorno in Italia del 100% del capitale di Fiera Milano International.
I NUMERI
2.400
Gli espositori, di cui 650 esteri, presenti al Macef, il Salone internazionale della casa che si inaugura oggi a Milano.
1,5 milioni
I prodotti esposti e comprendenti cibi, bevande, articoli tecnici funzionali per l’alimentazione e l’abitazione.
4.800
I nuovi progetti per la tavola giunti da 98 Paesi e partecipanti al premio "Dining in 2015"