Rassegna stampa

Firenze Fiera guarda alla costa

Silvia Pieraccini

FIRENZE

Rimessi (quasi) a posto i conti e riportato il segno più davanti al fatturato, Firenze Fiera prova ad allargare l’attività di gestione congressuale-fieristica fuori dai confini comunali, e punta su Viareggio e Pisa. Nella cittadina lucchese Firenze Fiera sta stringendo un accordo con la Viareggio Versilia Congressi, di proprietà comunale, per la gestione e il rilancio del centro congressi Principe di Piemonte dotato di 4 sale modulabili.

Sul fronte pisano, invece, Firenze Fiera sta mettendo a punto l’offerta per acquisire la gestione per 30 anni del Palazzo dei congressi dell’Università, in via Matteotti, oggi gestito dall’ente universitario e dal Comune di Pisa. La gara per la concessione in uso, che scadrà il 19 febbraio, sarà vinta da chi offrirà il canone più alto, partendo dalla base di gara di 100mila euro all’anno. Anche in questo caso la possibilità di disporre di un centro congressi in un’altra preziosa città d’arte permetterebbe alla società fiorentina, che nel 2007 ha realizzato il 52% del proprio fatturato dai congressi, di accrescere il business e realizzare sinergie.

In ogni caso, i prossimi mesi saranno decisivi per delineare il futuro di Firenze Fiera (i cui vertici scadranno con l’approvazione del bilancio). Il 2007 – anno segnato dal sequestro di otto padiglioni fieristici da parte della magistratura per violazioni edilizie – si è chiuso con ricavi a 18 milioni (+20%), grazie al traino dei congressi (+84% a 9,4 milioni), e una perdita di 920mila euro (1,4 milioni di deficit 2006), destinata ad azzerarsi quest’anno, con dodici mesi di anticipo rispetto alle previsioni.

Nelle prossime settimane è previsto il perfezionamento dell’accordo per il passaggio di proprietà della Fortezza da Basso dal Demanio alle autonomie locali, fondamentale per programmare gli investimenti attesi da anni. E anche per far ripartire la selezione del partner cui affidare la gestione del business fieristico-congressuale, che potrà fare ingresso in Firenze Fiera dopo la separazione della proprietà immobiliare. Il nome che circola è quello di Pitti Immagine, la società che organizza le fiere fiorentine della moda, che però ammette l’assenza di passi avanti in questa direzione.

Nell’attesa di chiarire l’assetto e la gestione, la società a maggioranza pubblica (31% Regione Toscana, 28% Cdc Firenze), che opera come affitta-spazi più che come organizzatore, sta dialogando con altre realtà fieristiche interessate a promuovere eventi a Firenze. Dopo i mugugni sollevati dall’ipotesi che Fiera Vicenza organizzasse una mostra sull’innovazione nella gioielleria, Firenze ha fatto marcia indietro e ha riallacciato i rapporti con la Fiera di Arezzo, che da 29 anni ospita OroArezzo.

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