Rassegna stampa

Fiere, Forlì e Cesena verso la fusione

FORLI’ – Ormai si parla da mesi del rinnovo del Consiglio di amministrazione della Fiera: sembra sia arrivato il momento. Il 7 novembre dovrebbere essere la fatidica data. L’ostacolo era dato dall’articolo della finanziara che non permette la rielezione di amministratori che abbiano siglato tre bilanci con il segno meno. In questo ambito si sta anche parlando sempre più diffusamente di fusione con la fiera di Cesena: un’ipotesi che abbatterebbe costi e sprechi. La testa del presidente Romeo Godoli vacilla, e anche per il suo coinvolgimento nell’inchiesta sulgi abusi edilizi dell’Iper, la sua posizione sembra diventata scomoda. Il Cda sarà ridotto dai 7 membri attuali a 5, sempre per effetto delle nuove disposizioni del governo. Comunque i bilanci degli ultimi tre anni parlano chiaro. Pur in presenza di una forte riduzione del debito, negli ultimi tre anni la fiera ha sempre chiuso in rosso. Nel 2004 con un passivo di 1 milione e 741mila euro, nel 2005 per 97mila euro e nel 2006 per 152mila euro. Punto nodale resta anche l’unificazione con la Fiera di Cesena, sulla quale il presidente di quest’ultima, Domenico Scarpellini non vuole pronunciarsi, ma che il segretario di Confesercenti, Giancarlo Corzani, membro del Cda forlivese definisce “l’unica proposta sensata”. “Questa fusione – continua Corzani – risolverebbe molti problemi a partire dalla gestione dell’enorme patrimonio immobiliare della Fiera di Forlì, arrivando alla carenza di personale durante le manifestazioni. Questa è l’occasione per i soci di dare un segnale che vada in questa direzione e per partire in tempi rapidi”. In questo caso anche gli amministratori cesenati verrebero presi in considerazione nel rinnovo dei vertici. Chiara Fabbri

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