
In aprile l’economia in vetrina nella nuova cittadella fieristica
Una struttura costata un milione e mezzo di euro che ospiterà mostre del comparto zootecnico, artigianale, agro-alimentare e dei prodotti locali OZIERI. Sono praticamente ultimati i lavori di ampliamento e ammodernamento del quartiere fieristico di San Nicola. Un progetto di 3 miliardi di vecchie lire tonde, che era stato inserito nel Patto Verde per l’agricoltura del Monte Acuto e Goceano, promosso nel 2000 dalla Comunità montana e coordinato dalla Provincia. «E’ la struttura che consentirà di agire subito per recuperare e rilanciare il ruolo di Città fieristica che Ozieri ha storicamente rappresentato», dichiara l’assessore alle attività produttive e fiere Antonello Sgarangella. «Ho già incontrato l’Associazione Provinciale Allevatori e nel frattempo abbiamo anche stabilito con le associazioni di categoria agricole di costituire un tavolo per i progetti di sviluppo rurale, che ovviamente si occuperà anche di collaborare nell’organizzazione delle manifestazioni fieristiche». L’idea è quella di riprendere già ad aprile con le mostre zootecniche di bovini e con meeting ed esposizioni di ovini e cavalli, per riprendere la tradizione e cercare di sostenere il comparto agricolo in questo momento di profonda crisi. Ovviamente ci sarà spazio per la rassegna dei prodotti agro alimentari, dedicata in particolare alle produzioni tipiche del territorio. «Vogliamo dare grande risalto alle mostre per continuare anche in questo modo a garantire il massimo di attenzione verso le nostre produzioni – sostiene Sgarangella – I questo senso stiamo programmando per aprile l’organizzazione della prima Mostra Regionale dei Formaggi Sardi. Si chiamerà “Casu” e cerca di raccogliere nell’ambito regionale il grandissimo successo rappresentato da “Cheese” la manifestazione promossa in Piemonte da Slow Food. «Saranno invitati i produttori dei formaggi tipici sardi, ivi compresi quelli di nicchia fino alle grandi produzioni delle più importanti cooperative e dei caseifici industriali. L’amministrazione cercherà quindi di organizzare appuntamenti, laboratori del gusto, convegni dove ovviamente avrà spazio anche una riflessione sulle potenzialità di sviluppo della Greviera di Ozieri». Nelle intenzioni dell’amministrazione locale non dovrebbero mancare anche gli appuntamenti fieristici dedicati all’artigianato e al commercio. Per questo verranno programmati diversi appuntamenti ed in particolare una grossa fiera in autunno con spazio per l’artigianato locale ed artistico del territorio. «Sempre con l’ottica di richiamare attenzione e quindi il massimo di gente, punteremo ad organizzare appuntamenti di rilievo provinciale o regionale”, dice Sgarangella, che pensa ad una esposizione collaterale di estrema attualità dedicata ai materiali e alle tecnologie dedicate al risparmio energetico e alla produzione di energia con fonti alternative. Nel centro servizi, derivato dall’ampliamento dell’esistente e dalla costruzione ex novo di un ulteriore padiglione, dovrebbero trovare sede alcuni servizi presenti in città in maniera da creare un riferimento unico per tutti gli operatori agricoli del territorio. Gli ampi locali realizzati consentono infatti di ospitare uffici, laboratori, sala convegni o formazione e spazi per mostre ed esposizioni. Qualche giorno fa il presidente della commissione consiliare attività produttive Stefano Fantasia ha convocato una riunione apposita al quartiere fieristico per visionare i lavori eseguiti ed i nuovi locali realizzati. Sotto il profilo storico il progetto era nato da un’intuizione di alcuni funzionari comunali, che avevano prospettato all’amministrazione allora in carica, la possibilità di accedere ad un finanziamento di tre miliardi di lire a fondo perduto per una ristrutturazione ed ampliamento del complesso fieristico cittadino. In tale ottica venne predisposto il relativo progetto. La proposta fu in un primo tempo approvata all’interno del Patto, poi esclusa e poi nuovamente inserita, con la firma del protocollo avvenuta in Provincia nel 2001. Nel 2005 il sindaco Giovanni Cubeddu si era impegnato per cercare di sbloccare il finanziamento che stava per scadere, riuscendo quindi ad appaltare i lavori nei tempi stabiliti. Il complesso risulta ora ampliato di circa un ettaro, in esso sono stati realizzati un nuovo e ampio centro servizi per l’agricoltura, un nuovo grande capannone per esposizioni e ristrutturati gli immobili già esistenti, come il padiglione in muratura, che è stato anche completamente pavimentato, e i locali da destinare ad uffici e casa del custode. La nuova realtà impone all’amministrazione comunale l’esigenza di affrontare con la massima decisione il problema legato alla gestione della struttura. Non si parla necessariamente di un eventuale rilancio dell’ente fiera, ma della costituzione di un organismo che con il supporto degli operatori privati, sia in grado di programmare con intelligenza e competenza le iniziative più consone alla piena valorizzazione di un complesso che è all’avanguardia in ambito regionale. Miuccio Farina