Rassegna stampa

Macef punta all’internazionalizzazione

Fiere Macef si presenta all’appuntamento di settembre con un management in parte rinnovato e con strategie di sviluppo internazionali. Obiettivo: portare a Milano i top level della produzione mondiale. Cambio ai vertici nell’organizzazione di Macef: Sandro Bicocchi è il nuovo presidente e amministratore delegato di Fiera Milano International, mentre Nello Martini ha assunto la carica di exhibition director di Macef. Un cambio di management che certamente influenzerà i percorsi futuri dell’evento. Abbiamo incontrato entrambi proprio per comprendere le strategie e la filosofia con cui intendono affrontare le sfide che il nuovo incarico pone loro. Sandro Bicocchi Light, classe 1970, uomo d’azienda (fra l’altro è stato direttore generale della Compagnia delle Opere dal 2000 al 2004), ha le idee ben chiare sul concetto di fiera oggi. “Sono convinto che le fiere siano insostituibili – dice – e il fatto che alcune di queste riscuotano enorme successo ne è la prova più eclatante. Per le aziende sono un momento fondamentale di sviluppo, rivestono un ruolo cruciale sia per quelle con un brand consolidato (basti pensare alle presenze del Salone del Mobile), sia per le piccole e medie imprese”. Che cosa chiedono le aziende a una manifestazione fieristica? “La fiera è essenzialmente un momento di business non esclusivamente inteso come luogo dove si firmano contratti (fondamentale ma che potrebbe diventare un limite), ma luogo di comunicazione dove fare network con le altre imprese e per capire come si sta muovendo il mercato, che strategie stanno ponendo in atto gli altri players per misurarsi e confrontarsi con la domanda, riprendendo il concetto medievale di piazza del mercato: chi ha merce da offrire la mette in mostra e chi cerca qualcosa gira e se trova compra”. Quali i percorsi possibili per le fiere? Si andrà verso una specializzazione o un allargamento dell’offerta? Verso eventi consumer o B2B? “Credo che ogni settore faccia storia a sé. Per alcuni comparti hanno più valore le fiere B2B, altri settori hanno invece necessità di parlare direttamente al consumatore. Lo stesso si può dire della specializzazione: Macef ad esempio non potrà lavorare sulla verticalizzazione, poiché il valore della fiera sta proprio nella sua variegata offerta merceologica congiuntamente alla capacità di attrarre l’offerta mondiale e portarla a Milano”.

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