Rassegna stampa

Alla Fiera di Roma il più grande impianto fotovoltaico del mondo

Sarà il nuovo comparto fieristico di Roma a fare da apripista al progetto del più grande impianto fotovotaico del mondo. Il nuovo modulo “thin film”, diverso dai moduli di silicio cristallino utilizzati fino ad oggi, renderà più flessibili e leggeri i 38 mila metri quadrati di pannelli fotovoltaici che, entro la fine del 2008, copriranno i tetti dei padiglioni della Fiera di Roma. Il progetto, denominato “Il Sole in Fiera” e presentato in Campidoglio il 5 ottobre scorso dal presidente della Fiera di Roma S.p.A. Andrea Mondello, dall’amministratore delegato della Green Utility S.p.A. Silvio Gentile, dall’assessore all’Ambiente Dario Esposito e dal sindaco Veltroni, costerà circa 12 milioni di euro. Dell’investimento si farà totalmente carico, mediante un’operazione di project financing, la Green Utilità S.p.A.. Un progetto, quindi, a costo zero per la comunità, che comporterà un grande risparmio energetico per la città ma anche un miglioramento dei costi di gestione della Fiera. Si prevede che i 2,8 milioni di Kw/anno prodotti dall’impianto, pari al consumo elettrico annuo di 900 famiglie, oltre a soddisfare il 20% del fabbisogno energetico della Fiera, ridurranno di ben duemila tonnellate l’anidride carbonica immessa nell’atmosfera. “Oltre al risparmio economico – dice l’assessore Esposito – il progetto avvicina sempre più la capitale ai parametri fissati per il 2012 dal protocollo di Kyoto”. Non solo Kyoto, però. C’è pure da guardare all’impegno verso la Commissione Europea che ha stabilito come vincolante sul piano politico l’obbiettivo che le energie rinnovabili, entro il 2020, raggiungano almeno il 20% della produzione energetica totale. Dopo la Fiera di Roma toccherà al Polo Tecnologico ospitare un analogo impianto (costo di 7 milioni di euro) in grado di produrre energia per 1.7 megawatt l’anno. Veltroni tiene a precisare che queste scelte “sono la conferma della vocazione di Roma quale città dell’energia rinnovabile, che fa convivere modernità e sostenibilità dello sviluppo”. Il presidente Mondello, dopo aver ricordato che il “modello” Roma negli ultimi cinque anni ha prodotto un incremento di valore aggiunto pari a mezzo punto in più rispetto alla media nazionale, ha concluso dicendo che “tale crescita non è stata determinata dagli investimenti dello Stato”. Traduzione del messaggio: il merito va ascritto a chi governa la città. Una strizzatina d’occhio a Veltroni non guasta.

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