Rassegna stampa

FIERA DI MILANO. SERVIZI

DA UN ANNO +2,3%
Recentemente Fiera Milano ha deciso di modificare la data di chiusura dell’esercizio sociale dal 30 giugno al 31 dicembre. È derivato un "esercizio breve" di soli 6 mesi dal 30 giugno al 31 dicembre 2006, che si è chiuso con una perdita non solo in relazione alla normale "stagionalità" dell’attività svolta (le fiere si concentrano nel secondo e terzo trimestre di ogni anno solare, che coincidevano con il secondo semestre degli esercizi sociali), ma anche all’assenza dell’importante mostra biennale "Host" (che si svolge negli anni solari dispari) e alla presenza di oneri non ricorrenti. Si sono tenute 35 manifestazioni, di cui 14 direttamente organizzate dal gruppo, contro 34 nel semestre di confronto dell’anno solare 2005 (11 direttamente organizzate); ma i mq netti venduti sono scesi da 699.290 a 608.450 e gli espositori partecipanti da 13.050 a 11.752. Nell’esercizio di 6 mesi chiuso al 31/12/2006 i ricavi del gruppo si sono attestati a 106,3 milioni, il 5,2% in meno rispetto ai 112,1 milioni di ricavi conseguiti nel periodo luglio-dicembre 2005 (al netto della controllata Eurostands, in seguito ceduta a terzi). Questa contrazione è quasi esclusivamente dovuta all’assenza di alcune importanti manifestazioni biennali e in primo luogo della citata "Host", che essendo organizzata direttamente dal gruppo presenta inoltre una marginalità significativa. I costi operativi sono ammontati a 103,9 milioni, di cui la maggior parte (66,7 milioni) relativi a costi per servizi e 33,8 milioni a costi per godimento di beni di terzi (di cui 26,9 milioni relativi all’affitto e spese delle aree espositive su cui ha molto inciso il nuovo Polo Fieristico di Rho-Pero). Quanto al costo del personale, è ammontato a 24 milioni, in presenza di un numero di dipendenti pari a 732 unità; e sia questi costi che quelli per servizi, e in particolare i costi di manutenzione, hanno evidenziato un’incidenza significativa per poter fare fronte alla gestione di entrambi i quartieri fieristici. Non vanno poi dimenticati i costi relativi all’allestimento delle nuove manifestazioni poi effettuate nel primo trimestre 2007. Così, il margine operativo lordo è risultato negativo per 22,8 milioni (era positivo per 2,7 milioni nel periodo luglio-dicembre 2005). Ammortamenti e accantonamenti sono ammontati a complessivi 15,2 milioni: vi sono compresi accantonamenti al fondo rischi e oneri per 6,9 milioni, di cui 5 relativi alla controllata Italian System for Business (pari al minor valore tra il prevedibile onere connesso all’eventuale recesso dal contratto di affitto di Palazzo Italia a Berlino e la miglior stima ad oggi formulabile dell’onere derivante dalla continuazione dell’attività) e 1,9 milioni a perdite previste su alcune manifestazioni che si terranno nel primo semestre 2007 e ad accantonamenti diversi a fronte di vertenze in corso.

La perdita operativa ha così raggiunto 40,1 milioni. Positivo (per 0,5 milioni) il saldo della gestione finanziaria; ciò nonostante si è pervenuti a una perdita ante imposte di 39,6 milioni e, dopo un effetto fiscale positivo per 7,7 milioni (imposte differite attive sulle perdite fiscali dell’esercizio), lo scorporo di perdite di attività discontinue per 1,8 milioni e l’attribuzione a terzi di una quota di perdita di competenza per 2,8 milioni, si è giunti a una perdita netta di 30,9 milioni.

Ripianamento perdite. Per coprire le perdite della capogruppo (22 milioni) si farà ricorso all’utilizzo delle riserve disponibili (in particolare della riserva sovrapprezzo azioni). Non verrà quindi corrisposto alcun dividendo a valere sull’"esercizio breve" relativo al secondo semestre dell’anno solare 2006. L’assemblea degli azionisti di Fiera Milano

si è tenuta il 27 aprile 2007

Newsletter