Rassegna stampa

“Fiera spa”, cda già al lavoro Castro è il direttore generale

(p. e.) Addio alla maxi-sala del consiglio di amministrazione con più di 30 poltrone: adesso va bene per le conferenze stampa. Perché il nuovo vertice della Fiera di Vicenza, diventata spa-società per azioni, è ridotto a sette persone. Il presidente Dino Menarin (presidente della Camera di commercio), i due vicepresidenti Michele Amenduni (vicepresidente Assindustria) e Sergio Rebecca (presidente Confcommercio), i consiglieri Manuela Dal Lago (presidente della Provincia), Enrico Hüllweck (sindaco di Vicenza), Diego Meggiolaro (presidente Coldiretti) e Valentino Ziche (presidente uscente dell’Ente Fiera). Ma al loro fianco da ieri sera c’è una nuova figura di manager a cui sono affidate molte speranze di garantire un grande futuro alla Fiera di Vicenza: Maurizio Castro (foto in alto a destra), nominato dal cda nuovo direttore generale della Fiera di Vicenza. Il cda della Fiera spa già nella prima riunione di ieri con Castro ha affrontato temi operativi per la conduzione della Fiera, ha spiegato Menarin, ma non ci saranno annunci del tipo “abbiamo intenzione di fare…”: le notizie verranno comunicate quando si passa ai fatti. La scelta di Castro, che è un manager di esperienza di livello internazionale (con l’Electrolux-Zanussi) e di enti pubblici (con Inail) ma non ha esperienze dirette fieristiche, è stata voluta proprio perché «la sfida oggi per tutte le fiere è essere innovative, riposizionarsi nel mercato», ha spiegato Menarin. E Castro ha risposto – riferendosi al mercato numero uno della Fiera di Vicenza che è quello delle rassegne orafe – che il suo motto è «”il massimo della tradizione è il massimo dell’innovazione”: tradizione e innovazione messe assieme producono la discontinuità». Inutile per ora insistere con domande più specifiche su piano industriale, numero delle fiere orafe (eliminare o modificare radicalmente uno dei tre appuntamenti annuali?), alleanze con altre fiere, piano industriale approvato solo pochi mesi fa dalla Fiera: sono tutti argomenti, spiega Menarin, che saranno affrontati dal nuovo cda. Peraltro il primo appuntamento “su strada” per i nuovi vertici della Fiera è già alle porte: sabato 12 si inaugura “Vicenzaoro spring”. E Menarin conferma che già dall’inaugurazione, senza “star”, si darà il segnale del metodo di lavoro che la Fiera si vuole dare: meno cerimonie e più operatività e presenza in mezzo agli orafi. Con l’obiettivo confermato di attivare e rinforzare le alleanze e gli intrecci con Arezzo e Valenza per fare di Vicenza, anche nel futuro, l’unico appuntamento fieristico di rilievo internazionale per il settore orafo di tutta Italia, tenendo a bada le mire di Milano e Roma.

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