Rassegna stampa

Desk antifalsi nelle fiere cinesi

Rita Fatiguso

MILANO

Jia Qingwen, presidente dell’Associazione dei costruttori di mobili cinesi, promette tolleranza zero nei confronti delle aziende cinesi scorrette dedite alla contraffazione che dovessero essere prese con le mani nel sacco nelle Fiere di settore cinesi.

Il presidente Qingwen a febbraio ha sottoscritto a Pechino un Codice di condotta per il rispetto della proprietà intellettuale con il collega Roberto Snaidero di Federlegno arredo. Un accordo innovativo, molto atteso dal settore, cui sta a cuore la correttezza dei reciproci rapporti.

Jia ha invitato Snaidero alla prossima Fiera del mobile a settembre a Shanghai. E oggi fa prende un impegno preciso e importante: «Nelle nostre Fiere metteremo un ufficio dedicato a scoprire i falsi e in caso di violazioni prenderemo misure per allontanare le società responsabili impedendo loro di esibirsi o comunque le porteremo davanti alle corti per inosservanza della legge».

La dichiarazione è nell’intervista pubblicata nel Rapporto Design allegato al Sole 24 Ore di oggi e dedicato al Salone internazionale del mobile. Una dichiarazione che per i contenuti va ben oltre gli impegni presi con Federlegno. «Avevo già avuto l’impressione che anche in Cina il vento fosse cambiato», commenta Roberto Snaidero. «Sono favorevolmente colpito da questa determinazione che davvero va oltre le mie stesse attese. Anche in Cina evidentemente si rendono conto del fatto che bisogna tutelare i diritti di proprietà intellettuale».

Jia Qinqwen arriverà in visita al Salone con una nutrita delegazione, primo atto dello scambio programmato di incontri di cortesia degli italiani dopo la firma dell’accordo che impegna i due sistemi a rispettare le leggi sulla proprietà intellettuale, ma anche in materia ambientale e di diritti dei lavoratori, in vista di uno sviluppo sostenibile.

Tra le curiosità del protocollo comune anche l’impegno reciproco a compilare una sorta di catalogo con gli oggetti più a rischio di clonazione per entrambe le parti.

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