
Bologna riprogetta l’edilizia
Emilio Bonicelli
BOLOGNA
Non una semplice fiera alternativa, ma un vero «progetto fieristico integrato». Così la Fiera di Bologna risponde al polo espositivo milanese che, per espandersi nel settore dell’edilizia, ha portato via al capoluogo emiliano il Saie Due, dando vita a Made Expo.
L’annuncio è stato dato ieri da Luca di Montezemolo, presidente di BolognaFiere che ha ribadito la volontà di fare di questa sfida competitiva un’opportunità di sviluppo per il polo emiliano, che sta crescendo anche «senza forti sussidi pubblici», come accade invece per altre fiere.
Il progetto, denominato Sistema Saie, comprende: l’allargamento del Saie, il tradizionale salone dell’edilizia di ottobre, al nuovo comparto delle chiusure tecniche; il varo della nuova manifestazione Saiespring, destinata a sostituire il Saie Due nelle stesse date di marzo, con in aggiunta però, ai serramenti e alle finiture d’interni, di altri settori commerciali; l’introduzione di due nuovi eventi espositivi, Saienergia (efficienza energetica), da affiancare a Saie, e Progetti e paesaggi (grandi architetti e designer), da affiancare a Saiespring. Ma non è tutto. Nella batteria di fuoco del Sistema Saie c’è anche un progetto scientifico, con Osservatorio sui materiali innovativi, e il marketing territoriale, con iniziative collaterali.
Per presentare il Sistema Saie a «imprese, addetti ai lavori, utenti», presto partirà un road show nei principali distretti produttivi, nelle maggiori città italiane, ma anche in Europa e nei mercati emergenti, da Mosca a Dubai. L’obiettivo è quello di recuperare in fretta il terreno perduto. Il primo Saiespring, in sostituzione di SaieDue, si svolgerà dal 12 al 15 marzo 2008, subito dopo il Made Expo milanese di febbraio. Entro il 2010 Sistema Saie dovrebbe portare a BolognaFiere 150mila metri quadrati netti espositivi venduti l’anno, contro i circa 165mila realizzati attualmente da Saie e SaieDue insieme.
Il nuovo progetto, ha spiegato Luca di Montezemolo, consente al polo espositivo emiliano di «dotarsi di un nuovo marchio di proprietà», mentre Saie Due appartiene a Federlegno, di «rilanciare su Bologna la leadership nel settore dell’edilizia», di centrare tutti i segmenti di un comparto assai vario. Luca di Montezemolo si è poi augurato che tra le fiere vi sia una «concorrenza corretta» e «ad armi pari». Poi «vinca il migliore». Sarebbe inoltre opportuno dare vita a una «grande strategia di sistema per i poli espositivi nel Paese», al fine di «evitare di fare tutti le stesse manifestazioni generaliste con nomi diversi».
Intanto nei confronti di Federlegno che, rompendo in modo «incomprensibile» un contratto che doveva durare sino al 2010, ha trasferito a Milano il Saie Due, BolognaFiere ha fatto ricorso alle vie legali. C’è tuttavia lo spazio per una mediazione. L’amministratore delegato Michele Porcelli sarebbe infatti pronto a sedersi a un tavolo di confronto, come proposto da Federlegno, ma «senza fare sconti». Infine Porcelli ha ricordato che BolognaFiere sta valutando in modo autonomo se esistano opportunità di business per un’integrazione con i poli espositivi di Rimini e Parma.