Rassegna stampa

Scape vince il concorso per il Fiera District di Bologna

13/04/2007 – La Commissione giudicatrice del Concorso Internazionale di Idee “Una piazza per Bologna e l’Emilia Romagna” per la riqualificazione della piazza e degli spazi pubblici relativi al Fiera District e al Centro Direzionale di Bologna, costituita da Piero Orlandi, Francesco Evangelisti, Giovanni Leoni, Theo Zaffagnini, Carlo Quintelli, Alessandro Marata, e Giuseppe Lazzari, alla conclusione dei lavori di analisi e selezione dei 37 progetti presentati, ha individuato come progetto vincitore quello dello studio romano -Scape, composto da Alessandro Cambi (capogruppo) Ludovica Di Falco, Francesco Marinelli e Paolo Mezzalama. Vi sono anche tre menzioni: – arch. Damiano Bartoli (Firenze) singolo concorrente. Consulenti: Fabio Anchora, Dalia Bonechi, Nicola Cieri, Cinzia Cossu, Antonella Pietrelli. – arch. Andrea Cavani (Modena) capogruppo, con arch. Matteo Agnoletto, arch. Andrea Zamboni. Collaboratori: Monica Cavalletti, Laura Domenichini, Alberto Giovagnoni, Claudia Marcon, Matteo Salsi. Consulente: Giacomo Cossio. – arch. David Estal Herrero (Valencia, Spagna) singolo concorrente. Collaboratore: Riccardo Robustini “[…] Il progetto vincitore, Gruppo n° 22 “SC4P301″ con capogruppo l’arch. Alessandro Cambi, […] è apparso alla Giuria come quello che meglio ha saputo compenetrare le due strategie: la costruzione di un sistema di relazioni non limitato alla piazza e la traduzione di tale sistema in un gesto architettonico in grado di dialogare con la scala e le qualità architettoniche degli edifici di Tange”. «Per intervenire fuori e dentro il Centro Direzionale lo studio -Scape ha deciso di perseguire la strada suggerita da Noguchi nel suo progetto per la piazza centrale del distretto: lavorare sul suolo accentuandone l’orizzontalità in modo da creare un nuovo equilibrio fra superfici orizzontali e la verticalità degli edifici intorno. Il nuovo suolo non si limita però agli spazi interni al sistema ma, sfruttando i vuoti creati dal sistema dei portici del progetto di Tange, raggiunge le aree esterne e si ricollega alle zone limitrofe e dunque alla città. È il suolo dunque che assicura la continuità interno – esterno grazie al suo disegno unitario che vuole rappresentare simbolicamente la mano dell’uomo che, grazie alle sue dita, supera il limite esistente fra il Fiera District ed i quartieri limitrofi. Contaminandosi con il contesto (strade, slarghi, verde), il suolo subisce una serie di operazioni formali che, di volta in volta, creano spazi pubblici, aggregativi, a quote diverse: spazi che ospitano le funzioni necessarie ad innescare nuove dinamiche di sviluppo per la città». I progetti del concorso sono stati oggetto di una mostra itinerante allestita nelle città di Parma, Ferrara, Cesena e Bologna (fino al 14 Aprile 2007 presso l’Urban Center, Palazzo Re Enzo), in quanto città capoluogo sedi di Facoltà di Architettura nel territorio regionale. L’esito del concorso contribuirà alla definizione del programma di interventi per la riqualificazione del sistema degli spazi pubblici del Fiera District di cui la piazza principale è stata recentemente dedicata a Renzo Imbeni. Il concorso, cui hanno partecipato 37 gruppi di architetti oltre a diversi consulenti in discipline complementari, è una iniziativa promossa dal Comune di Bologna congiuntamente alla Regione Emilia Romagna, in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Parma e con il Festival dell’Architettura. Mostra dei progetti on line

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