Rassegna stampa

La Fiera entra nelle nuove agenzie dei Distretti

Nuove strategie di marketing territoriale: Pordenone Fiere apre ai distretti industriali. Una nuova strategia di monitoraggio e di attiva partecipazione alle scelte di sviluppo del territorio attraverso l’ingresso negli organismi che ne promuovono i momenti più rilevanti: questa la scelta operata dal Consiglio d’amministrazione di Pordenone Fiere in occasione della seduta dei giorni scorsi. «È una scelta strategica che ritengo assolutamente rilevante – ha commentato il presidente di Pordenone Fiere Alvaro Cardin – in quanto vogliamo marcare in maniera netta il nostro nuovo modo di intendere il ruolo della Fiera nei programmi di marketing territoriale. La Fiera intende essere un attore protagonista nelle iniziative di sviluppo del territorio. Abbiamo quindi deliberato come primo passo di chiedere l’adesione alla società consortile del Distretto del Mobile». E’ una linea di sviluppo, quella scelta da Pordenone Fiere, che ha già diversi esempi positivi analoghi in ambito nazionale. L’accoppiata Fiera-Distretto mira a enfatizzare in effetti i benefici risultati che possono derivare dall’azione congiunta di soggetti istituzionalmente preposti alle attività di promozione di un intero territorio. Pordenone Fiere ospita già nel suo calendario due eventi fieristici di grande rilievo per il comparto del mobile: Samulegno e Zow, manifestazioni capaci di portare ogni anno sulla città ed il suo hinterland l’attenzione del comparto mobiliero internazionale e quello della stampa specializzata. «Dopo il mobile – ha aggiunto Cardin – guarderemo anche ad altre realtà molto interessanti, e potrà essere la volta delle attività del comparto maniaghese, con un distretto del coltello che a buona ragione può vantarsi di essere stato il primo distretto industriale del Friuli Venezia Giulia a dotarsi del Marchio collettivo di qualità del Distretto. Riteniamo di poter apportare anche in quel contesto un contributo molto valido, in termini sia di capacità professionali che di relazioni nazionali ed internazionali che intratteniamo in ambito fieristico». Un ultimo riferimento il Presidente di Pordenone Fiere lo ha volutamente riservato al comparto del mosaico: «Da alcuni mesi stiamo guardando con attenzione alle attività musive dello spilimberghese perché – ha concluso Cardin – riteniamo che, in team con la Scuola del Mosaico e con la collaborazione delle due Amministrazioni Provinciali di Pordenone e di Udine, potremo farci direttamente promotori della costituzione di una sorta di “distretto del mosaico”. Il nostro progetto è quello di porre le basi perché gli effetti negativi della vicenda-Bisazza diventino nei fatti l’occasione per costituire strumenti operativi necessari ai laboratori dello spilimberghese per rilanciare al meglio le proprie capacità artistiche e industriali. Stiamo studiando a questo proposito anche la partecipazione a una Fiera specializzata in Sud Africa e la realizzazione entro fine anno di un evento di forte richiamo a Pordenone».

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